In this paper, the author, starting from the assumption that disabil¬ity is the outcome of a socio-cultural (and political) construction and 19 Abstracts that inclusive processes require a systematic deconstruction of the dis-positions and mechanisms by which nonconforming bodies are repre¬sented in the media, illustrates the outcomes of an exploratory research aimed at analyzing movies that bring blindness to the screen. Specifically, the movies genres of 1050 movies whose details was found on the In¬ternet Movie Database search engine and which contain the keyword blind¬ness in their description were analyzed. In addition, the plots of 15 mov¬ies about blindness were analyzed with the Voyant Tools software with the intention of visualizing the most recurrent words and their links. In this sense, the movies under investigation become an analyzer to grasp the contradictions of a sociocultural system, such as ours at the national and international level, which on the one hand celebrates inclusion (making use of strong discursive rhetorics) but, on the other hand, is still dominated by ableist logics and discriminating and marginalizing mechanisms, start¬ing with those that emerge from the analysis of media representations.

Nel presente contributo l’autore, partendo dal presupposto che la di¬sabilità è l’esito di una costruzione socio-culturale (e politica) e che i pro¬cessi inclusivi richiedono una sistematica decostruzione dei dispositivi e dei meccanismi con i quali i corpi non conformi vengono rappresentati mediaticamente, illustra gli esiti di una indagine esplorativa che ha per og¬getto l’analisi dei film che portano sullo schermo la cecità. In particolare, sono stati analizzati i generi cinematografici di 1050 film le cui informa¬zioni sono state reperite sul motore di ricerca Internet Movie Database e che contengono nella loro descrizione la parola chiave cecità. Inoltre, sono state analizzate con il software Voyant Tools le trame di 15 film sulla ceci¬tà con l’intento di visualizzare le parole maggiormente ricorrenti e i loro legami. In tal senso, i film oggetto di indagine divengono un analizzatore per cogliere le contraddizioni di un sistema socioculturale, qual è il nostro a livello nazionale e internazionale, che da un lato celebra l’inclusione (av-valendosi di forti retoriche discorsive) ma, dall’altro, è ancora dominato da logiche abiliste e da meccanismi discriminanti e marginalizzanti, a par¬tire da quelli che emergono dall’analisi delle rappresentazioni mediatiche.

Bocci, F. (2024). La cecità sullo schermo come analizzatore per decostruire i discorsi sulla disabilità. TIFLOLOGIA PER L'INTEGRAZIONE, XXXIV(1), 97-114.

La cecità sullo schermo come analizzatore per decostruire i discorsi sulla disabilità

BOCCI Fabio
2024-01-01

Abstract

In this paper, the author, starting from the assumption that disabil¬ity is the outcome of a socio-cultural (and political) construction and 19 Abstracts that inclusive processes require a systematic deconstruction of the dis-positions and mechanisms by which nonconforming bodies are repre¬sented in the media, illustrates the outcomes of an exploratory research aimed at analyzing movies that bring blindness to the screen. Specifically, the movies genres of 1050 movies whose details was found on the In¬ternet Movie Database search engine and which contain the keyword blind¬ness in their description were analyzed. In addition, the plots of 15 mov¬ies about blindness were analyzed with the Voyant Tools software with the intention of visualizing the most recurrent words and their links. In this sense, the movies under investigation become an analyzer to grasp the contradictions of a sociocultural system, such as ours at the national and international level, which on the one hand celebrates inclusion (making use of strong discursive rhetorics) but, on the other hand, is still dominated by ableist logics and discriminating and marginalizing mechanisms, start¬ing with those that emerge from the analysis of media representations.
2024
Nel presente contributo l’autore, partendo dal presupposto che la di¬sabilità è l’esito di una costruzione socio-culturale (e politica) e che i pro¬cessi inclusivi richiedono una sistematica decostruzione dei dispositivi e dei meccanismi con i quali i corpi non conformi vengono rappresentati mediaticamente, illustra gli esiti di una indagine esplorativa che ha per og¬getto l’analisi dei film che portano sullo schermo la cecità. In particolare, sono stati analizzati i generi cinematografici di 1050 film le cui informa¬zioni sono state reperite sul motore di ricerca Internet Movie Database e che contengono nella loro descrizione la parola chiave cecità. Inoltre, sono state analizzate con il software Voyant Tools le trame di 15 film sulla ceci¬tà con l’intento di visualizzare le parole maggiormente ricorrenti e i loro legami. In tal senso, i film oggetto di indagine divengono un analizzatore per cogliere le contraddizioni di un sistema socioculturale, qual è il nostro a livello nazionale e internazionale, che da un lato celebra l’inclusione (av-valendosi di forti retoriche discorsive) ma, dall’altro, è ancora dominato da logiche abiliste e da meccanismi discriminanti e marginalizzanti, a par¬tire da quelli che emergono dall’analisi delle rappresentazioni mediatiche.
Bocci, F. (2024). La cecità sullo schermo come analizzatore per decostruire i discorsi sulla disabilità. TIFLOLOGIA PER L'INTEGRAZIONE, XXXIV(1), 97-114.
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