Stratificate e complesse, le immagini del cinema di Michael Haneke oscillano tra forma e significato, tra visibile e nascosto, tra domande imposte e soluzioni negate. Attraverso una lente espressamente mediologica e alcuni momenti della filmografia dell’autore, lo scopo di questo saggio è quello di esaminare i codici del realismo, la pratica di dispersione della realtà nella finzione, il lavoro di destituzione dell’immagine e il linguaggio con cui il testo filmico hanekiano esplicita la propria natura ingannevole.
Altobelli, V. (2021). L’inganno dello sguardo. Sovversione, rottura e destituzione in Michael Haneke. FATA MORGANA, 44, 75-90.
L’inganno dello sguardo. Sovversione, rottura e destituzione in Michael Haneke
vincenzo altobelli
2021-01-01
Abstract
Stratificate e complesse, le immagini del cinema di Michael Haneke oscillano tra forma e significato, tra visibile e nascosto, tra domande imposte e soluzioni negate. Attraverso una lente espressamente mediologica e alcuni momenti della filmografia dell’autore, lo scopo di questo saggio è quello di esaminare i codici del realismo, la pratica di dispersione della realtà nella finzione, il lavoro di destituzione dell’immagine e il linguaggio con cui il testo filmico hanekiano esplicita la propria natura ingannevole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.