Obiettivi: obiettivo dello scritto è quello di esaminare l’impatto del regolamento europeo sull’IA sul quadro regolativo interno nel campo delle risorse umane, tenendo conto delle applicazioni concrete dell’IA e della necessità di un’integrazione delle fonti multilivello, europee e nazionali in materia di IA. Metodologia: la metodologia utilizzata si basa su un’analisi giuridico-normativa del quadro legale europeo e nazionale con particolare riguardo alle norme giuslavoristiche. Risultati: la ricerca mette in evidenza i limiti derivanti dalla particolare prospettiva del regolamento (UE) 2024/1689 incentrata sull’IA come prodotto e il diverso approccio regolativo della legislazione italiana che, tuttavia, appare ancora frammentata e poco coordinata. Viene inoltre messo in evidenza il ruolo strategico dei codici di condotta, delle soft laws e delle fonti non prescrittive per favorire la più ampia diffusione dei principi etici e giuridici in materia di IA. Limiti e implicazioni: lo scritto mette in evidenza le implicazioni applicative del regolamento europeo e l’esigenza di riadattamento interpretativo delle fonti interne, nonché i percorsi più opportuni di implementazione della regolazione da parte dei datori di lavoro, dei deployers e delle parti sociali. Originalità: la ricerca fornisce uno dei primi contributi interpretativi del regolamento (UE) 2024/1689 dal punto di vista giuslavoristico e presenta una ricognizione dei casi d’uso di impiego dell’IA per le risorse umane.
Ciucciovino, S. (2024). Risorse umane e intelligenza artificiale alla luce del regolamento (UE) 2024/1689, tra norme legali, etica e codici di condotta. DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI(3), 573-614.
Risorse umane e intelligenza artificiale alla luce del regolamento (UE) 2024/1689, tra norme legali, etica e codici di condotta
Silvia Ciucciovino
2024-01-01
Abstract
Obiettivi: obiettivo dello scritto è quello di esaminare l’impatto del regolamento europeo sull’IA sul quadro regolativo interno nel campo delle risorse umane, tenendo conto delle applicazioni concrete dell’IA e della necessità di un’integrazione delle fonti multilivello, europee e nazionali in materia di IA. Metodologia: la metodologia utilizzata si basa su un’analisi giuridico-normativa del quadro legale europeo e nazionale con particolare riguardo alle norme giuslavoristiche. Risultati: la ricerca mette in evidenza i limiti derivanti dalla particolare prospettiva del regolamento (UE) 2024/1689 incentrata sull’IA come prodotto e il diverso approccio regolativo della legislazione italiana che, tuttavia, appare ancora frammentata e poco coordinata. Viene inoltre messo in evidenza il ruolo strategico dei codici di condotta, delle soft laws e delle fonti non prescrittive per favorire la più ampia diffusione dei principi etici e giuridici in materia di IA. Limiti e implicazioni: lo scritto mette in evidenza le implicazioni applicative del regolamento europeo e l’esigenza di riadattamento interpretativo delle fonti interne, nonché i percorsi più opportuni di implementazione della regolazione da parte dei datori di lavoro, dei deployers e delle parti sociali. Originalità: la ricerca fornisce uno dei primi contributi interpretativi del regolamento (UE) 2024/1689 dal punto di vista giuslavoristico e presenta una ricognizione dei casi d’uso di impiego dell’IA per le risorse umane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.