Il saggio è focalizzato sull’interesse di Marshall McLuhan per la rivoluzione estetica operata dai preraffaelliti sulla scia della lezione poetica di Dante, cui il sociologo canadese attribuisce un ruolo significativo nella definizione della modernità novecentesca (Joyce, Pound, Eliot). In primo piano, l’«esotica esperienza visiva» riconosciuta ai ritratti femminili di Dante Gabriel Rossetti ed Edward Burne-Jones, nella fase di affermazione della prima modernità: nel saggio Cultura senza alfabetizzazione (1953) McLuhan si sofferma sulla «grammatica del gesto» fornita dalla cinepresa rispetto al «medium astratto della parola stampata», rinnovata dai preraffaelliti secondo precisi codici iconografici.
Lombardinilo, A. (2016). Per una grammatica del simbolo. McLuhan, i Preraffaelliti e il segno di Dante. STUDI MEDIEVALI E MODERNI, 2/2016, 231-251.
Per una grammatica del simbolo. McLuhan, i Preraffaelliti e il segno di Dante
LOMBARDINILO, ANDREA
2016-01-01
Abstract
Il saggio è focalizzato sull’interesse di Marshall McLuhan per la rivoluzione estetica operata dai preraffaelliti sulla scia della lezione poetica di Dante, cui il sociologo canadese attribuisce un ruolo significativo nella definizione della modernità novecentesca (Joyce, Pound, Eliot). In primo piano, l’«esotica esperienza visiva» riconosciuta ai ritratti femminili di Dante Gabriel Rossetti ed Edward Burne-Jones, nella fase di affermazione della prima modernità: nel saggio Cultura senza alfabetizzazione (1953) McLuhan si sofferma sulla «grammatica del gesto» fornita dalla cinepresa rispetto al «medium astratto della parola stampata», rinnovata dai preraffaelliti secondo precisi codici iconografici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.