Anche durante il Ventennio, Marinetti alimenta il progetto utopico della rivoluzione futurista, proiettata su ogni aspetto della società: non solo arte, letteratura, teatro, cinema, ma anche architettura, scienza, politica, moda, cucina. Bersagli polemici sono i musei e le accademie, Dante e il chiaro di luna, simboli di un passato ingombrante, reo di ostacolare il rinnovamento, il dinamismo, la velocità. Le officine, gli arsenali, le stazioni ferroviarie, le piazze gremite si affermano come luoghi privilegiati della nuova civiltà futurista: la stasi dei musei è rimpiazzata dal dinamismo della macchina, che fa il suo ingresso nella quotidianità, anche domestica. L’anatema scagliato contro la pastasciutta e, più in generale, contro i capisaldi della gastronomia italiana, vuol imprimere una svolta sociale all’azione rigeneratrice del movimento, nella misura in cui si possa intervenire non solo sulla cifra estetica e comunicativa del vivere quotidiano, ma anche sulle abitudini comportamentali e sugli stili di vita.
Lombardinilo, A. (2019). Futurismo al Carneplastico: comunicazione e retorica anti-passatista. RATIO SOCIOLOGICA(1/2019), 167-188.
Futurismo al Carneplastico: comunicazione e retorica anti-passatista
Lombardinilo
2019-01-01
Abstract
Anche durante il Ventennio, Marinetti alimenta il progetto utopico della rivoluzione futurista, proiettata su ogni aspetto della società: non solo arte, letteratura, teatro, cinema, ma anche architettura, scienza, politica, moda, cucina. Bersagli polemici sono i musei e le accademie, Dante e il chiaro di luna, simboli di un passato ingombrante, reo di ostacolare il rinnovamento, il dinamismo, la velocità. Le officine, gli arsenali, le stazioni ferroviarie, le piazze gremite si affermano come luoghi privilegiati della nuova civiltà futurista: la stasi dei musei è rimpiazzata dal dinamismo della macchina, che fa il suo ingresso nella quotidianità, anche domestica. L’anatema scagliato contro la pastasciutta e, più in generale, contro i capisaldi della gastronomia italiana, vuol imprimere una svolta sociale all’azione rigeneratrice del movimento, nella misura in cui si possa intervenire non solo sulla cifra estetica e comunicativa del vivere quotidiano, ma anche sulle abitudini comportamentali e sugli stili di vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.