Il saggio mira a delineare l’evoluzione della riflessione leopardiana legata al progetto mancato del Manuale di filosofia pratica, i cui prodromi si ravvisano nelle Operette morali e, soprattutto, nello Zibaldone. Il prontuario d’uso quotidiano concepito per i giovani vuol configurarsi come compendio dell’arte del saper vivere, sul modello argomentativo dei trattatisti rinascimentali: in particolare di Machiavelli, la cui lezione metaforica si innesta su precise istanze sociali, culturali, comunicative. L’ipotesi di lavoro è che la sezione di Filosofia pratica della Crestomazia italiana della prosa costituisca il laboratorio intellettuale del Manuale di filosofia pratica, nel segno di un mimetismo socio-educativo cui obbedisce il lavoro del ricercatore. In primo piano si stagliano i dettami comportamentali della «società fluida», di cui Leopardi è stato interprete sagace, come riconosciuto all’inizio del Novecento anche da Pareto, nel Trattato di sociologia generale.
Lombardinilo, A. (2016). Leopardi e il “Machiavello della vita sociale”: una lezione (metaforica) per i moderni. STUDI MEDIEVALI E MODERNI, 1/2016, 165-202.
Leopardi e il “Machiavello della vita sociale”: una lezione (metaforica) per i moderni
LOMBARDINILO, ANDREA
2016-01-01
Abstract
Il saggio mira a delineare l’evoluzione della riflessione leopardiana legata al progetto mancato del Manuale di filosofia pratica, i cui prodromi si ravvisano nelle Operette morali e, soprattutto, nello Zibaldone. Il prontuario d’uso quotidiano concepito per i giovani vuol configurarsi come compendio dell’arte del saper vivere, sul modello argomentativo dei trattatisti rinascimentali: in particolare di Machiavelli, la cui lezione metaforica si innesta su precise istanze sociali, culturali, comunicative. L’ipotesi di lavoro è che la sezione di Filosofia pratica della Crestomazia italiana della prosa costituisca il laboratorio intellettuale del Manuale di filosofia pratica, nel segno di un mimetismo socio-educativo cui obbedisce il lavoro del ricercatore. In primo piano si stagliano i dettami comportamentali della «società fluida», di cui Leopardi è stato interprete sagace, come riconosciuto all’inizio del Novecento anche da Pareto, nel Trattato di sociologia generale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.