I testi che seguono sono dedicati al dibattito cominciato dieci anni fa attorno alle letture condivise durante il corso “Studi urbani: Spazio e Comunità” (Professor Giovanni Caudo). Seppure variamente significative per ciascuno, esse disegnavano la parabola di espansione/deterritorializzazione/rilocalizzazione del Globo, avviata con l’estensione geografica e civile dell’Impero romano. La condizione urbana contemporanea discende dall’idea di “vivere sopra” alla condizione naturale, ai legami di sangue, per costruire una seconda natura e le istituzioni necessarie a regolarla, ponendo in tensione il nostro corpo e il nostro agire tra le ragioni di natura e quelle dell’ambizione di non essere solo terreni. L’(in)comune è la chiave per negoziare tale ambivalenza, ricca di equivoci. In questa interpretazione collettiva emergono due dimensioni irrinunciabili attraverso cui si manifestano i legami di comunità: il corpo, ultima frontiera, e la percezione di un’assenza incolmabile che è spazio di possibilità.
Pietropaoli, M. (2022). Introduzione. Prendere le misure dell’(in)comune. QU3, L’(in)comune. Equivoci, essenziale e pratiche(25), 15-21.
Introduzione. Prendere le misure dell’(in)comune
MARTINA PIETROPAOLI
Conceptualization
2022-01-01
Abstract
I testi che seguono sono dedicati al dibattito cominciato dieci anni fa attorno alle letture condivise durante il corso “Studi urbani: Spazio e Comunità” (Professor Giovanni Caudo). Seppure variamente significative per ciascuno, esse disegnavano la parabola di espansione/deterritorializzazione/rilocalizzazione del Globo, avviata con l’estensione geografica e civile dell’Impero romano. La condizione urbana contemporanea discende dall’idea di “vivere sopra” alla condizione naturale, ai legami di sangue, per costruire una seconda natura e le istituzioni necessarie a regolarla, ponendo in tensione il nostro corpo e il nostro agire tra le ragioni di natura e quelle dell’ambizione di non essere solo terreni. L’(in)comune è la chiave per negoziare tale ambivalenza, ricca di equivoci. In questa interpretazione collettiva emergono due dimensioni irrinunciabili attraverso cui si manifestano i legami di comunità: il corpo, ultima frontiera, e la percezione di un’assenza incolmabile che è spazio di possibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.