L'articolo esamina le caratteristiche e le sfide dei progetti candidati e premiati nell'edizione 2023 del Premio Baffa Rivolta, un riconoscimento biennale organizzato dall'Ordine degli Architetti di Milano che premia le migliori realizzazioni europee di edilizia sociale. Una delle tendenze osservate è l'inclusione di spazi condivisi, come aree comuni ai piani terra, terrazzi e giardini, pensati per favorire l'aggregazione sociale. Tuttavia, il rischio è di immaginare le residenze sociali come "micro-città" isolate e autosufficienti, evitandone l’integrazione con il tessuto urbano circostante. L'orizzonte internazionale del Premio offre una panoramica diversificata dell'architettura contemporanea europea, ma comporta anche difficoltà nel confrontare progetti provenienti da contesti eterogenei, con differenti modalità di finanziamento, gestione e assegnazione degli alloggi. Nelle nove edizioni del Premio, quattro sono state vinte da architetti spagnoli, mentre nessun italiano ha mai prevalso. La giuria dell'edizione 2023, conclusasi a febbraio 2024, era composta da Annalisa Metta (autrice dell’articolo), Alberto Lessan, Marta Peris e Jose Toral (Peris+Toral Arquitectes), Nicola Russi e Christian Sumi. Il progetto vincitore dell'edizione 2023 è un complesso di oltre 130 alloggi sociali a Gavà, presso Barcellona, realizzato dagli spagnoli H Arquitectes, già vincitori del Premio nel 2015.
Metta, A. (2024). Premio Baffa Rivolta, termometro europeo della qualità dell’abitare. IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA.
Premio Baffa Rivolta, termometro europeo della qualità dell’abitare
annalisa metta
2024-01-01
Abstract
L'articolo esamina le caratteristiche e le sfide dei progetti candidati e premiati nell'edizione 2023 del Premio Baffa Rivolta, un riconoscimento biennale organizzato dall'Ordine degli Architetti di Milano che premia le migliori realizzazioni europee di edilizia sociale. Una delle tendenze osservate è l'inclusione di spazi condivisi, come aree comuni ai piani terra, terrazzi e giardini, pensati per favorire l'aggregazione sociale. Tuttavia, il rischio è di immaginare le residenze sociali come "micro-città" isolate e autosufficienti, evitandone l’integrazione con il tessuto urbano circostante. L'orizzonte internazionale del Premio offre una panoramica diversificata dell'architettura contemporanea europea, ma comporta anche difficoltà nel confrontare progetti provenienti da contesti eterogenei, con differenti modalità di finanziamento, gestione e assegnazione degli alloggi. Nelle nove edizioni del Premio, quattro sono state vinte da architetti spagnoli, mentre nessun italiano ha mai prevalso. La giuria dell'edizione 2023, conclusasi a febbraio 2024, era composta da Annalisa Metta (autrice dell’articolo), Alberto Lessan, Marta Peris e Jose Toral (Peris+Toral Arquitectes), Nicola Russi e Christian Sumi. Il progetto vincitore dell'edizione 2023 è un complesso di oltre 130 alloggi sociali a Gavà, presso Barcellona, realizzato dagli spagnoli H Arquitectes, già vincitori del Premio nel 2015.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.