Il saggio ripercorre i diversi contributi proposti da Mary Ann Doane, importante studiosa statunitense di film studies, alla riflessione sul concetto di "medium". Del lavoro di Doane si considera sia la fase iniziale, più espressamente legata alla Feminist Film Theory, che gli sviluppi successivi, che consta degli scritti sulla temporalità cinematografica e sulle problematiche di "vicinanza, distanza e scala". Il percorso di Doane emerge quale punto di convergenza e sintesi consapevole tra l'attenzione alla dimensione testuale del film e la reinterpretazione di autori fondamentali del dibattito novecentesco, nell'ambito degli studi di cinema e media ma anche oltre: Benjamin, Freud, Balazs, Epstein, Deleuze ecc. Il pensiero di Doane ragiona a fondo della tensione tra distanza e prossimità, tra brama e nostalgia, che caratterizza il rapporto dello spettatore con lo schermo, costruendo un modello teorico che ben si adatta tanto alle immagini fisse quanto a quelle in movimento, tanto al patrimonio cinematografico del Novecento quanto al funzionamento dei media digitali attuali.
Marmo, L. (2012). Nostalgia e brama. La teoria del medium negli scritti di Mary Ann Doane. IMAGO, 6, 255-267.
Nostalgia e brama. La teoria del medium negli scritti di Mary Ann Doane
Marmo L
2012-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre i diversi contributi proposti da Mary Ann Doane, importante studiosa statunitense di film studies, alla riflessione sul concetto di "medium". Del lavoro di Doane si considera sia la fase iniziale, più espressamente legata alla Feminist Film Theory, che gli sviluppi successivi, che consta degli scritti sulla temporalità cinematografica e sulle problematiche di "vicinanza, distanza e scala". Il percorso di Doane emerge quale punto di convergenza e sintesi consapevole tra l'attenzione alla dimensione testuale del film e la reinterpretazione di autori fondamentali del dibattito novecentesco, nell'ambito degli studi di cinema e media ma anche oltre: Benjamin, Freud, Balazs, Epstein, Deleuze ecc. Il pensiero di Doane ragiona a fondo della tensione tra distanza e prossimità, tra brama e nostalgia, che caratterizza il rapporto dello spettatore con lo schermo, costruendo un modello teorico che ben si adatta tanto alle immagini fisse quanto a quelle in movimento, tanto al patrimonio cinematografico del Novecento quanto al funzionamento dei media digitali attuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.