Il patrimonio fotografico del Fondo Adelaide Ristori conservato presso il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova conserva centinaia di stampe di cui alcune raccolte in album o serie d’autore. Divisi secondo diversi criteri (spesso per interpretazioni, ma talvolta mescolando fotografie private con fotografie teatrali), gli album raccolgono scatti realizzati da studi fotografici disseminati in tutto il mondo. Il passaggio dell’attrice, con i suoi personaggi, i costumi, i frammenti del repertorio, traccia la mappa di una storia internazionale della fotografia e della cultura visiva. Il suo volto partecipa a una immaginaria e macroscopica galleria di ritratti figurando a sua volta in altre serie e in altri album organizzati secondo le strategie dei fotografi. È il caso del londinese Herbert Watkins, autore di una raccolta di volti noti accompagnati dalle loro biografie dove figura l’attrice italiana. Il fotografo la chiama National Gallery of Photographic Portraits e rivendica la fedeltà alla natura di queste fotografie di cui sottolinea i costi contenuti. Inserendola nel suo album di ritratti, Watkins introduce Ristori sulla scena della fotografia vittoriana, dove ai volti dei soggetti si sovrappongono le fattezze dei ruoli (sociali e teatrali) da loro interpretati. Il confronto tra questi repertori bastati sui criteri opposti (un soggetto molti fotografi/un fotografo molti soggetti) rivela gli strati su cui si deposita la memoria dell’attrice. Le stesse fotografie osservate in contesti diversi mostrano l’efficacia duratura e sfaccettata del suo gesto espressivo.
Marenzi, S. (2024). Il montaggio delle espressioni. Gli album e le serie nel confronto tra repertori visivi: il caso Adelaide Ristori e Herbert Watkins. DRAMMATURGIA, XXI(nuova serie 11), 141-156 [10.36253/dramma-15871].
Il montaggio delle espressioni. Gli album e le serie nel confronto tra repertori visivi: il caso Adelaide Ristori e Herbert Watkins
samantha marenzi
2024-01-01
Abstract
Il patrimonio fotografico del Fondo Adelaide Ristori conservato presso il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova conserva centinaia di stampe di cui alcune raccolte in album o serie d’autore. Divisi secondo diversi criteri (spesso per interpretazioni, ma talvolta mescolando fotografie private con fotografie teatrali), gli album raccolgono scatti realizzati da studi fotografici disseminati in tutto il mondo. Il passaggio dell’attrice, con i suoi personaggi, i costumi, i frammenti del repertorio, traccia la mappa di una storia internazionale della fotografia e della cultura visiva. Il suo volto partecipa a una immaginaria e macroscopica galleria di ritratti figurando a sua volta in altre serie e in altri album organizzati secondo le strategie dei fotografi. È il caso del londinese Herbert Watkins, autore di una raccolta di volti noti accompagnati dalle loro biografie dove figura l’attrice italiana. Il fotografo la chiama National Gallery of Photographic Portraits e rivendica la fedeltà alla natura di queste fotografie di cui sottolinea i costi contenuti. Inserendola nel suo album di ritratti, Watkins introduce Ristori sulla scena della fotografia vittoriana, dove ai volti dei soggetti si sovrappongono le fattezze dei ruoli (sociali e teatrali) da loro interpretati. Il confronto tra questi repertori bastati sui criteri opposti (un soggetto molti fotografi/un fotografo molti soggetti) rivela gli strati su cui si deposita la memoria dell’attrice. Le stesse fotografie osservate in contesti diversi mostrano l’efficacia duratura e sfaccettata del suo gesto espressivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.