La transumanza è oggi pratica residuale. Spesso sostituita da forme stanziali di allevamento integrate all’agricoltura e/o da «moderne» pratiche di trasporto del bestiame su gomma, resiste nelle forme tradizionali solo in casi isolati. I segni della pastorizia itinerante permangono nelle architetture rurali (ricoveri pastorali, fontanili, edicole votive, santuari, ponti), nella toponomastica e nel lessico comune, nei riti popolari e religiosi, nelle tradizioni letterarie e musicali e nelle memorie degli ultimi pastori transumanti. Il presente contributo intende soffermare l’attenzione sul patrimonio culturale legato alla pratica pastorale in alcuni territori attualmente interessati dal progetto di ricerca Rete dei tratturi regionali della Transumanza, avviato dalla Società Geografica Italiana nel dicembre 2021 e finanziato dalla Regione Lazio, che si pone l’obiettivo di ricostruire la rete tratturale laziale. Attraverso l’analisi critica della letteratura nazionale ed internazionale sull’argomento, il contributo intende riflettere sulle potenzialità offerte dal patrimonio culturale della transumanza in termini di sviluppo, soprattutto in contesti considerati marginali quali le aree interne del nostro Paese. Tale riflessione appare ancor più rilevante alla luce del recente riconoscimento UNESCO della transumanza come patrimonio immateriale dell’umanità (2019).
Carallo, S., Impei, F. (2024). Memorie, pietre e riti: il valore territoriale della transumanza. GEOTEMA, 30-36.
Memorie, pietre e riti: il valore territoriale della transumanza
carallo sara
;francesca impei
2024-01-01
Abstract
La transumanza è oggi pratica residuale. Spesso sostituita da forme stanziali di allevamento integrate all’agricoltura e/o da «moderne» pratiche di trasporto del bestiame su gomma, resiste nelle forme tradizionali solo in casi isolati. I segni della pastorizia itinerante permangono nelle architetture rurali (ricoveri pastorali, fontanili, edicole votive, santuari, ponti), nella toponomastica e nel lessico comune, nei riti popolari e religiosi, nelle tradizioni letterarie e musicali e nelle memorie degli ultimi pastori transumanti. Il presente contributo intende soffermare l’attenzione sul patrimonio culturale legato alla pratica pastorale in alcuni territori attualmente interessati dal progetto di ricerca Rete dei tratturi regionali della Transumanza, avviato dalla Società Geografica Italiana nel dicembre 2021 e finanziato dalla Regione Lazio, che si pone l’obiettivo di ricostruire la rete tratturale laziale. Attraverso l’analisi critica della letteratura nazionale ed internazionale sull’argomento, il contributo intende riflettere sulle potenzialità offerte dal patrimonio culturale della transumanza in termini di sviluppo, soprattutto in contesti considerati marginali quali le aree interne del nostro Paese. Tale riflessione appare ancor più rilevante alla luce del recente riconoscimento UNESCO della transumanza come patrimonio immateriale dell’umanità (2019).File | Dimensione | Formato | |
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