Questo contributo ha analizzato attraverso una prospettiva storico-istituzionale le dinamiche che hanno influenzato le origini e scandito l’evoluzione della politica estera europea dalla crisi di Suez al Piano Mattei, soffermandosi sull’intreccio tra tali dinamiche e l’evoluzione del contesto sistemico internazionale e regionale, con particolare attenzione alle vicende del bacino del Mediterraneo. Sebbene l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e la crescente influenza di Mosca e Pechino nel Nord Africa abbiano condotto ad una maggiore coesione all’interno dell’Unione, un rafforzamento della cooperazione nel quadro della politica di difesa e sicurezza comune costituisce una questione di primario interesse strategico per l’Italia e non più differibile per l’Unione europea. Tale urgenza è ulteriormente rafforzata dalla prospettiva che in un futuro prossimo le priorità strategiche degli Stati Uniti potrebbero essere – anche alla luce dell’esito delle prossime elezioni presidenziali e delle perduranti tensioni tra Washington e Pechino nell’Indo-Pacifico – distanti dal bacino del Mediterraneo e dall’Africa.
Ratti, L. (2024). Il Mediterraneo nella politica estera europea dalla crisi di Suez al Piano Mattei. In A.U. Francesco Anghelone (a cura di), Sicurezza europea integrata: il Piano Mattei nel Mediterraneo allargato (pp. 13-33). Roma : Edi Press Unimarconi.
Il Mediterraneo nella politica estera europea dalla crisi di Suez al Piano Mattei
luca ratti
2024-01-01
Abstract
Questo contributo ha analizzato attraverso una prospettiva storico-istituzionale le dinamiche che hanno influenzato le origini e scandito l’evoluzione della politica estera europea dalla crisi di Suez al Piano Mattei, soffermandosi sull’intreccio tra tali dinamiche e l’evoluzione del contesto sistemico internazionale e regionale, con particolare attenzione alle vicende del bacino del Mediterraneo. Sebbene l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e la crescente influenza di Mosca e Pechino nel Nord Africa abbiano condotto ad una maggiore coesione all’interno dell’Unione, un rafforzamento della cooperazione nel quadro della politica di difesa e sicurezza comune costituisce una questione di primario interesse strategico per l’Italia e non più differibile per l’Unione europea. Tale urgenza è ulteriormente rafforzata dalla prospettiva che in un futuro prossimo le priorità strategiche degli Stati Uniti potrebbero essere – anche alla luce dell’esito delle prossime elezioni presidenziali e delle perduranti tensioni tra Washington e Pechino nell’Indo-Pacifico – distanti dal bacino del Mediterraneo e dall’Africa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.