La rivoluzione silenziosa del principio Do no significant harm (DNSH)

The provision of the “do not significant harm” (DNSH) principle/criterion in European law marks the start of a 'silent revolution' that could renew not only environmental law and policies, but the entire legal system. Indeed, despite the fact that the application of the DNSH poses questions of interpretation that are still difficult to resolve, the progressive broadening of its field of application is evident: from being a guarantee of transparency for so-called 'sustainable finance', it has become a diriment parameter for the encouragement of so-called 'green' economic activities. Therefore, with the goal of the climate neutrality still not in sight, it cannot be ruled out that the path taken could in the future justify a further move towards disincentivising or banning economic activities deemed to be in conflict with the ecological conformation of the economy.

La previsione del principio/criterio del “do no significant harm” (DNSH) nel diritto europeo segna l’avvio di una “rivoluzione silenziosa” potenzialmente in grado di rinnovare non solo il diritto dell’ambiente e le politiche ambientali, ma l’ordinamento nel suo complesso. Invero, nonostante l’applicazione del DNSH ponga questioni interpretative ancora di difficile soluzione, appare evidente il progressivo allargamento del suo campo di applicazione: da garanzia di trasparenza per la c.d. “finanza sostenibile”, esso è divenuto un parametro dirimente per l’incentivazione delle attività economiche c.d. “green”. Dunque, in vista del raggiungimento della neutralità climatica del continente europeo, non è escluso che il percorso avviato potrebbe in futuro giustificare un ulteriore passaggio verso la disincentivazione o il divieto delle attività economiche ritenute in contrasto con la conformazione ecologica dell’economia.