A quasi cinquant’anni dalla suddivisione in zone urbanistiche del 1977, Roma ha avviato una profonda revisione della propria geografia urbana, per rispondere ai cambiamenti sociali, demografici e territoriali in atto. La nuova mappa nasce dall’esigenza di rappresentare con maggiore aderenza la realtà policentrica della città e di applicare concretamente il modello della “Città dei 15 minuti”, basato su prossimità e accessibilità. Attraverso un processo partecipato che ha coinvolto Municipi, Università, Istat e cittadinanza, sono stati individuati 327 quartieri e 22 rioni, con un netto incremento rispetto alle 155 zone precedenti, in particolare nelle aree esterne al Grande Raccordo Anulare. Alla mappatura, realizzata con l’impiego di dati territoriali e strumenti GIS, si affianca l’identificazione di 104 zone funzionali non residenziali. Il progetto è tuttora in corso, aperto al confronto pubblico e soggetto a verifiche e aggiustamenti. L’obiettivo è rafforzare la coesione urbana, valorizzare le periferie e promuovere un nuovo modello di governance locale, in grado di rendere Roma una città più inclusiva, sostenibile e connessa.
Catarci, A., Monni, S. (2025). La nuova mappa di Roma: un cantiere aperto per la città che verrà. ECONOMIA E POLITICA, 17(30).
La nuova mappa di Roma: un cantiere aperto per la città che verrà
Salvatore Monni
2025-01-01
Abstract
A quasi cinquant’anni dalla suddivisione in zone urbanistiche del 1977, Roma ha avviato una profonda revisione della propria geografia urbana, per rispondere ai cambiamenti sociali, demografici e territoriali in atto. La nuova mappa nasce dall’esigenza di rappresentare con maggiore aderenza la realtà policentrica della città e di applicare concretamente il modello della “Città dei 15 minuti”, basato su prossimità e accessibilità. Attraverso un processo partecipato che ha coinvolto Municipi, Università, Istat e cittadinanza, sono stati individuati 327 quartieri e 22 rioni, con un netto incremento rispetto alle 155 zone precedenti, in particolare nelle aree esterne al Grande Raccordo Anulare. Alla mappatura, realizzata con l’impiego di dati territoriali e strumenti GIS, si affianca l’identificazione di 104 zone funzionali non residenziali. Il progetto è tuttora in corso, aperto al confronto pubblico e soggetto a verifiche e aggiustamenti. L’obiettivo è rafforzare la coesione urbana, valorizzare le periferie e promuovere un nuovo modello di governance locale, in grado di rendere Roma una città più inclusiva, sostenibile e connessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


