Romanzi di vita tra memorie, nuovi linguaggi e formazione

This contribution, within the framework of the Bildungsroman and beyond rigid and prescriptive categorizations, foregrounds forms of writing and narrative modes that recount formative ex-periences of subjects—particularly women—for whom the act of narrating represents an extraordinary opportunity for self-recognition and self-formation. More specifically, within the domain of Life-Writing Studies, at-tention is devoted to forms such as Visual Autobiography, which, in the context of contemporary digital-visual culture, may be re-garded as a pedagogically significant mode of self-representation. These forms foster reflection on visual, political, social, and ethi-cal dimensions, recovering the “power of memories” (Brezzi, Gabrielli, 2022) and conveying experiences of resistance, growth, and transformation. Accordingly, the analysis will consider narratives that, through the re-signification of identity trajectories, may be understood as new modalities of the novel of formation.

Nel contributo sono valorizzate, nell’ambito del Bildungsroman, fuori da categorizzazioni rigide e rigorose, forme di scrittura e ti-pologie narrative che raccontano esperienze di formazione di soggetti, come le donne per le quali il raccontarsi rappresenta una straordinaria possibilità di riconoscersi e di “formarsi”. Nello specifico, nell’ambito dei Life-Writing Studies, ci si è sof-fermati su forme quali la Visual Autobiography che, all’interno del-la cultura digitale-visuale odierna, possono valere come un modo pedagogicamente rilevante della rappresentazione di sé aprendo una riflessione critica sugli aspetti visivi e digitali, ma soprattutto su quelli politici, sociali ed etici. Nel recuperare la «forza delle memorie» (Brezzi, Gabrielli, 2022) esse restituiscono esperienze di resistenza, di crescita, di trasformazione. Si analizzeranno perciò storie che, nel risignificare traiettorie identitarie, possono rappresentare nuove forme dei romanzi di formazione.