Nel febbraio 20241, la Corte EDU è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità, alla luce degli articoli 9 (diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione, di una normativa belga che prevede il ‘previo stordimento reversibile’ degli animali nell’ambito della c.d. ‘macellazione rituale’ imposta da alcuni credo religiosi. La Corte conclude per la legittimità della normativa in oggetto, proponendo un’interpretazione estensiva del concetto di ‘moralità pubblica’ come possibile limite alla libertà religiosa, ex art. 9, par. 2 della Convenzione, interpretazione che viene ampliata a ricomprendere anche la tutela degli animali.
Lottini, M. (2025). Libertà religiosa, moralità pubblica e benessere degli animali: una recente pronuncia della Corte EDU. RIVISTA GIURIDICA EUROPEA, 1, 7-17.
Libertà religiosa, moralità pubblica e benessere degli animali: una recente pronuncia della Corte EDU
micaela lottini
2025-01-01
Abstract
Nel febbraio 20241, la Corte EDU è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità, alla luce degli articoli 9 (diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione, di una normativa belga che prevede il ‘previo stordimento reversibile’ degli animali nell’ambito della c.d. ‘macellazione rituale’ imposta da alcuni credo religiosi. La Corte conclude per la legittimità della normativa in oggetto, proponendo un’interpretazione estensiva del concetto di ‘moralità pubblica’ come possibile limite alla libertà religiosa, ex art. 9, par. 2 della Convenzione, interpretazione che viene ampliata a ricomprendere anche la tutela degli animali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


