Gli autori del presente articolo illustrano gli esiti di una indagine esplorativa condotta su un gruppo di 567 persone, con ruoli diversi sia nel mondo della scuola sia in ambito extrascolastico, finalizzata a rilevare le convinzioni più diffuse in merito alla creatività umana, con particolare riferimento al connubio creatività-disabilità. Le persone con disabilità, infatti, rappresenterebbero l’anello debole di una concezione della creatività umana piuttosto eterogenea nei significati che la definiscono e che trova ancora un vasto accordo nell’essere riconosciuta come facoltà riservata a pochi eletti. L’analisi dei dati ha mostrato l’esistenza di quattro macro tipi di concezione della creatività: i «Selettivi», gli «Universalisti», gli «Utopisti» e i «Fatalisti genetici». L’identificazione e la denominazione dei tipi è stata effettuata dagli autori sulla base della posizione assunta dal campione di riferimento rispetto a quattro possibili incroci scaturiti dalla correlazione tra la convinzione che creativi si nasca oppure si diventi e la convinzione che la creatività sia un fattore universale oppure un dono riservato a pochi. Rispetto al connubio creatività-disabilità, i dati emersi incrociati con i quattro tipi di concezione della creatività hanno evidenziato sia l’esistenza di una certa diversificazione di atteggiamenti tra i gruppi – che confermerebbe la loro validità intrinseca – ma, talvolta anche una evidente disomogeneità all’interno dei tipi più favorevoli a concepire la creatività come un fattore universale, a dimostrazione dell’esistenza di visioni e atteggiamenti difformi ancora oggi presenti sul piano socio-culturale.

Bocci, F., Bonavolonta', G., Nanni, W. (2013). Figli di una Creatività minore? Che cosa pensano le persone normodotate del connubio creatività-disabilità. JOURNAL OF EDUCATIONAL, CULTURAL AND PSYCHOLOGICAL STUDIES, 8, 87-111 [10.7358/ecps-2013-008-bocc].

Figli di una Creatività minore? Che cosa pensano le persone normodotate del connubio creatività-disabilità

BOCCI, FABIO;BONAVOLONTA', GIANMARCO;
2013-01-01

Abstract

Gli autori del presente articolo illustrano gli esiti di una indagine esplorativa condotta su un gruppo di 567 persone, con ruoli diversi sia nel mondo della scuola sia in ambito extrascolastico, finalizzata a rilevare le convinzioni più diffuse in merito alla creatività umana, con particolare riferimento al connubio creatività-disabilità. Le persone con disabilità, infatti, rappresenterebbero l’anello debole di una concezione della creatività umana piuttosto eterogenea nei significati che la definiscono e che trova ancora un vasto accordo nell’essere riconosciuta come facoltà riservata a pochi eletti. L’analisi dei dati ha mostrato l’esistenza di quattro macro tipi di concezione della creatività: i «Selettivi», gli «Universalisti», gli «Utopisti» e i «Fatalisti genetici». L’identificazione e la denominazione dei tipi è stata effettuata dagli autori sulla base della posizione assunta dal campione di riferimento rispetto a quattro possibili incroci scaturiti dalla correlazione tra la convinzione che creativi si nasca oppure si diventi e la convinzione che la creatività sia un fattore universale oppure un dono riservato a pochi. Rispetto al connubio creatività-disabilità, i dati emersi incrociati con i quattro tipi di concezione della creatività hanno evidenziato sia l’esistenza di una certa diversificazione di atteggiamenti tra i gruppi – che confermerebbe la loro validità intrinseca – ma, talvolta anche una evidente disomogeneità all’interno dei tipi più favorevoli a concepire la creatività come un fattore universale, a dimostrazione dell’esistenza di visioni e atteggiamenti difformi ancora oggi presenti sul piano socio-culturale.
2013
Bocci, F., Bonavolonta', G., Nanni, W. (2013). Figli di una Creatività minore? Che cosa pensano le persone normodotate del connubio creatività-disabilità. JOURNAL OF EDUCATIONAL, CULTURAL AND PSYCHOLOGICAL STUDIES, 8, 87-111 [10.7358/ecps-2013-008-bocc].
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