In questo saggio vengono esaminati gli effetti di ampie manovre di politica di bilancio, ovvero di un consolidamento e di uno stimolo fiscale nei diciotto stati membri dell’Eurozona, in un periodo di riferimento che va dal 1980 al 2015. L’evidenza empirica dimostra che nel caso di uno stimolo fiscale, una riduzione della pressione fiscale e un aumento della spesa pubblica in conto capitale generano un aumento del tasso di crescita economica e un miglioramento dei conti pubblici, mentre l’aumento della spesa corrente ha effetti opposti. Nel caso di un consolidamento fiscale, una riduzione della spesa pubblica corrente rispetto a un aumento della pressione fiscale è più efficace nel comportare un aumento del tasso di crescita economica. Tali risultati sono confermati attraverso studi di regressione. Il tema oggetto d’analisi è quanto mai attuale e si inquadra in un filone di ricerca piuttosto recente, che si arricchisce costantemente di nuovi spunti e suggestioni. I risultati possono essere particolarmente utili stante le conclamate difficoltà che l’UME sta attraversando nel riprendere un sentiero di crescita “virtuosa”. In particolare, essi assumono un rilievo particolare per i PIGS, le cui economie sono affette da “vizi” di lungo periodo.
Magazzino, C., Lepore, F. (2015). Le politiche di bilancio nell’Eurozona: strategie ed evidenza empirica. RIVISTA BANCARIA. MINERVA BANCARIA, 5-6, 103-142.
Le politiche di bilancio nell’Eurozona: strategie ed evidenza empirica
MAGAZZINO, COSIMO;
2015-01-01
Abstract
In questo saggio vengono esaminati gli effetti di ampie manovre di politica di bilancio, ovvero di un consolidamento e di uno stimolo fiscale nei diciotto stati membri dell’Eurozona, in un periodo di riferimento che va dal 1980 al 2015. L’evidenza empirica dimostra che nel caso di uno stimolo fiscale, una riduzione della pressione fiscale e un aumento della spesa pubblica in conto capitale generano un aumento del tasso di crescita economica e un miglioramento dei conti pubblici, mentre l’aumento della spesa corrente ha effetti opposti. Nel caso di un consolidamento fiscale, una riduzione della spesa pubblica corrente rispetto a un aumento della pressione fiscale è più efficace nel comportare un aumento del tasso di crescita economica. Tali risultati sono confermati attraverso studi di regressione. Il tema oggetto d’analisi è quanto mai attuale e si inquadra in un filone di ricerca piuttosto recente, che si arricchisce costantemente di nuovi spunti e suggestioni. I risultati possono essere particolarmente utili stante le conclamate difficoltà che l’UME sta attraversando nel riprendere un sentiero di crescita “virtuosa”. In particolare, essi assumono un rilievo particolare per i PIGS, le cui economie sono affette da “vizi” di lungo periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.