Paranoia e delirio tra mondiali e dittatura (Antonio Dal Masetto, Strani tipi sotto casa, Firenze, Le lettere, 2002, 109 pp. ISBN: 9788871666419

Buenos Aires, 1978. L'Argentina vince i mondiali e l'intera nazione è in festa. Le strade della capitale sono intasate e ovunque è urla, clacson e coriandoli. Sullo sfondo di una città in delirio si muove la figura sospetta di Pablo, giornalista attento a registrare una realtà in cambiamento. Estraneo all’euforia isterica dei tifosi, Pablo ha notato strani tipi sotto casa che sembrano non togliergli gli occhi di dosso. Staranno spiando proprio lui? Non è detto, in fondo Pablo non ha fatto nulla di compromettente ma il dubbio lo risucchia in una spirale di paranoia. Ossessionato dal terrore di essere spiato, e perciò considerato un possibile pericolo che il regime provvederà ad eliminare, non riesce più ritrovare e a ritrovarsi nei gesti naturali della quotidianità. La penna affannosa di Antonio Dal Masetto incarna, tra sospetti, ombre e terribili supposizioni, quello stesso senso di angoscia che affligge il suo protagonista: paradigma di chi vede in quella folla entusiasta il paradosso di ‘dover’ esultare per poi ritornare nel silenzio, Pablo sa che il grande occhio della dittatura, obbiettivo senza volto che registra anche la minima anomalia - sia essa vera o supposta - è fisso su di lui, opprimente e tangibile come una grande mano che tenta di rapirlo e farlo sparire nel nulla. Al di là delle coordinate storiche e geografiche, è forse questo il vero potere di ogni regime dittatoriale: la destrutturazione della società attraverso un clima di terrore e sospetto che vuole l’individuo infrangere qualunque legame di solidarietà sociale per poi ritrovarsi da solo con le sue ossessioni.