Da un’idea di Gloria Corica nasce Pan del alma, un libro difficile da definire e che forse non può e non vuole essere definito. A metà strada tra un reportage fotografico e una raccolta di racconti brevi, il volume comprende testi e immagini che ci accompagnano nel Messico del día de muertos e che ci raccontano come venga esorcizzata, festeggiata e, è il caso di dirlo, vissuta la morte nell’espressione culturale messicana. In un viaggio tra il passato indígena e il presente il mestizo, tra musica e cinema, letteratura e saggezza popolare, Pan del alma è un libro da sfogliare e risfogliare, saltando da un racconto all’altro, dal Messico all’Italia, dalle calaveras di cioccolato sulle bancarelle cittadine alle cerimonie funebri nella Sierra Tarahumara, dalle ofrendas di Pátzcuaro alle capuzzelle napoletane. Il progetto, a cui da subito hanno preso parte Simonetta Scala, responsabile del disegno grafico, e Pino Cacucci, scrittore, traduttore e immancabile compagno di viaggio, viene poi firmato da altri quindici collaboratori italiani e messicani che, sebbene provengano da generazioni e ambienti professionali diversi, condividono tutti l’amore per una terra spesso contraddittoria ma sempre maledettamente affascinante. Intervistiamo GLORIA CORICA, traduttrice di letteratura latinoamericana e counselor di scrittura autobiografica che dal Messico ci racconta la genesi di un progetto pensato per parlare di una tradizione come il culto dei defunti, ancora presente nel Messico contemporaneo, e che esprime appieno il mistero che non sempre separa la vita dalla morte.
DI MATTEO, A. (2015). Pane dei morti, pane di vita. Una conversazione con Gloria Corica in occasione della pubblicazione di Pan del alma (17 febbraio 2015). ALTRE MODERNITÀ, 13, 186-190 [10.13130/2035-7680/4841].
Pane dei morti, pane di vita. Una conversazione con Gloria Corica in occasione della pubblicazione di Pan del alma (17 febbraio 2015)
DI MATTEO, ANGELA
2015-01-01
Abstract
Da un’idea di Gloria Corica nasce Pan del alma, un libro difficile da definire e che forse non può e non vuole essere definito. A metà strada tra un reportage fotografico e una raccolta di racconti brevi, il volume comprende testi e immagini che ci accompagnano nel Messico del día de muertos e che ci raccontano come venga esorcizzata, festeggiata e, è il caso di dirlo, vissuta la morte nell’espressione culturale messicana. In un viaggio tra il passato indígena e il presente il mestizo, tra musica e cinema, letteratura e saggezza popolare, Pan del alma è un libro da sfogliare e risfogliare, saltando da un racconto all’altro, dal Messico all’Italia, dalle calaveras di cioccolato sulle bancarelle cittadine alle cerimonie funebri nella Sierra Tarahumara, dalle ofrendas di Pátzcuaro alle capuzzelle napoletane. Il progetto, a cui da subito hanno preso parte Simonetta Scala, responsabile del disegno grafico, e Pino Cacucci, scrittore, traduttore e immancabile compagno di viaggio, viene poi firmato da altri quindici collaboratori italiani e messicani che, sebbene provengano da generazioni e ambienti professionali diversi, condividono tutti l’amore per una terra spesso contraddittoria ma sempre maledettamente affascinante. Intervistiamo GLORIA CORICA, traduttrice di letteratura latinoamericana e counselor di scrittura autobiografica che dal Messico ci racconta la genesi di un progetto pensato per parlare di una tradizione come il culto dei defunti, ancora presente nel Messico contemporaneo, e che esprime appieno il mistero che non sempre separa la vita dalla morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.