Il taccuino. Un oggetto sul quale scrivere, appuntare, ragionare, disegnare. Il taccuino viaggia con noi: è custode fidato di schizzi, appunti, storie e suggestioni. È un prodotto personale: racconta chi siamo e cosa pensiamo. Se un poeta si esprime con le parole, l’architetto comunica con il disegno. Purtroppo, col tempo, il saper disegnare è venuto meno nelle Facoltà di Architettura. Si è arrivati a sottovalutarlo e gli studenti hanno sempre meno confidenza col disegno a mano libera. Ponendosi l’obiettivo di fare acquisire dimestichezza con la matita ai futuri architetti, realizzare un taccuino che testimoni il loro viaggio verso la conoscenza e il disegno, è stato un ottimo esercizio all'interno dell'esperienza didattica di “100disegni”. Arrivare in una città sconosciuta così come percorrere con lo sguardo attento la propria città è un’esperienza profonda e unica:“…tutto è come lo immaginavo e tutto è nuovo”. Le osservazioni di Goethe ci hanno portato a riflettere e a pren-dere in considerazione l’importanza di far intraprendere agli studenti delle Facoltà di Architettura un viaggio “d’istruzione e piacere”. Quel viaggio chiamato “Gran Tour” che i viaggiatori di un tempo si accingevano a fare per arricchire la propria formazione: tre itinerari illustrati, antico – moderno – contemporaneo, tra percorsi reali e incursioni nel proprio immaginario legato alla città. Visioni insolite di “città” si confrontano in questo viaggio, in un progetto “collettivo”: osservare, conoscere e rappresen-tare la città e le sue architetture. Il Gran Tour con gli studenti della Facoltà di Architettura di Roma Tre è iniziato a Roma, città-contenitore di ricchezze architettoniche inestimabili. Un viaggio attraverso la storia immersi nella quotidianità della visione, ma con uno sguardo consapevole alla ricerca di una propria memoria architettonica, quella memoria soggettiva che fa di un uomo, un archi-tetto colto, cosciente delle trasformazioni architettoniche che la storia ha consolidato davanti ai suoi occhi. L’obiettivo è guardare la città attraverso l’occhio indagatore e rendere concrete sulle pagine del taccuino le conoscenze acquisite da una osservazione diretta dell’architettura. I taccuini comporranno una mappa collettiva della città, un racconto a più voci, una raccolta di sguardi ravvicinati, tra-sversali e provvisori sulla città rappresentabile solo per frammenti eterogenei e per visioni personali. Dall’osservazione diretta, alla rappresentazione minuziosa, a volte anche sommaria ma consapevole, il viaggio da intra-prendere deve toccare delle tappe fondamentali nella storia dell’Architettura. In giro per la città, matita e taccuino alla mano con una meta architettonica oppure alla deriva, nei posti preferiti o esplorandone nuovi, seguendo percorsi reali o immaginari. Gli studenti hanno percorso Roma disegnando tappa dopo tappa: Fori Imperiali, Colosseo, San Pietro, Pa-latino, Stazione Termini, Foro Italico, Eur, Garbatella, Villaggio Olimpico, Auditorium, Museo Maxxi, Chiesa della Misericordia e poi altre architetture e luoghi significativi per la contemporaneità. Il viaggio iniziato da Roma si è protratto verso un’altra città particolarmente stimolante: Firenze. Si è partiti con un bagaglio critico fatto di esperienza sul campo acquisita nel soggiorno romano e si è ampliato non appena arrivati a Firenze; la storia e il disegno si sono fuse in un unicum espressivo. Il viaggio ora continuerà: Napoli, poi Venezia e…Las Palmas de Gran Canaria dal 22 al 23 nel maggio del 2014.

Cianci, M.G., Calisi, D., Colaceci, S. (2014). Il taccuino come strumento didattico: appunti di viaggio L’esperienza di 100disegni. In El Dibujo de Viaje de los Arquitectos (pp.1005-1013). LAS PALMAS DE GRAN CANARIA : Universidad de Las Palmas de Gran Canaria.

Il taccuino come strumento didattico: appunti di viaggio L’esperienza di 100disegni

CIANCI, MARIA GRAZIA;CALISI D;COLACECI S.
2014-01-01

Abstract

Il taccuino. Un oggetto sul quale scrivere, appuntare, ragionare, disegnare. Il taccuino viaggia con noi: è custode fidato di schizzi, appunti, storie e suggestioni. È un prodotto personale: racconta chi siamo e cosa pensiamo. Se un poeta si esprime con le parole, l’architetto comunica con il disegno. Purtroppo, col tempo, il saper disegnare è venuto meno nelle Facoltà di Architettura. Si è arrivati a sottovalutarlo e gli studenti hanno sempre meno confidenza col disegno a mano libera. Ponendosi l’obiettivo di fare acquisire dimestichezza con la matita ai futuri architetti, realizzare un taccuino che testimoni il loro viaggio verso la conoscenza e il disegno, è stato un ottimo esercizio all'interno dell'esperienza didattica di “100disegni”. Arrivare in una città sconosciuta così come percorrere con lo sguardo attento la propria città è un’esperienza profonda e unica:“…tutto è come lo immaginavo e tutto è nuovo”. Le osservazioni di Goethe ci hanno portato a riflettere e a pren-dere in considerazione l’importanza di far intraprendere agli studenti delle Facoltà di Architettura un viaggio “d’istruzione e piacere”. Quel viaggio chiamato “Gran Tour” che i viaggiatori di un tempo si accingevano a fare per arricchire la propria formazione: tre itinerari illustrati, antico – moderno – contemporaneo, tra percorsi reali e incursioni nel proprio immaginario legato alla città. Visioni insolite di “città” si confrontano in questo viaggio, in un progetto “collettivo”: osservare, conoscere e rappresen-tare la città e le sue architetture. Il Gran Tour con gli studenti della Facoltà di Architettura di Roma Tre è iniziato a Roma, città-contenitore di ricchezze architettoniche inestimabili. Un viaggio attraverso la storia immersi nella quotidianità della visione, ma con uno sguardo consapevole alla ricerca di una propria memoria architettonica, quella memoria soggettiva che fa di un uomo, un archi-tetto colto, cosciente delle trasformazioni architettoniche che la storia ha consolidato davanti ai suoi occhi. L’obiettivo è guardare la città attraverso l’occhio indagatore e rendere concrete sulle pagine del taccuino le conoscenze acquisite da una osservazione diretta dell’architettura. I taccuini comporranno una mappa collettiva della città, un racconto a più voci, una raccolta di sguardi ravvicinati, tra-sversali e provvisori sulla città rappresentabile solo per frammenti eterogenei e per visioni personali. Dall’osservazione diretta, alla rappresentazione minuziosa, a volte anche sommaria ma consapevole, il viaggio da intra-prendere deve toccare delle tappe fondamentali nella storia dell’Architettura. In giro per la città, matita e taccuino alla mano con una meta architettonica oppure alla deriva, nei posti preferiti o esplorandone nuovi, seguendo percorsi reali o immaginari. Gli studenti hanno percorso Roma disegnando tappa dopo tappa: Fori Imperiali, Colosseo, San Pietro, Pa-latino, Stazione Termini, Foro Italico, Eur, Garbatella, Villaggio Olimpico, Auditorium, Museo Maxxi, Chiesa della Misericordia e poi altre architetture e luoghi significativi per la contemporaneità. Il viaggio iniziato da Roma si è protratto verso un’altra città particolarmente stimolante: Firenze. Si è partiti con un bagaglio critico fatto di esperienza sul campo acquisita nel soggiorno romano e si è ampliato non appena arrivati a Firenze; la storia e il disegno si sono fuse in un unicum espressivo. Il viaggio ora continuerà: Napoli, poi Venezia e…Las Palmas de Gran Canaria dal 22 al 23 nel maggio del 2014.
2014
978-84-9042-099-7
Cianci, M.G., Calisi, D., Colaceci, S. (2014). Il taccuino come strumento didattico: appunti di viaggio L’esperienza di 100disegni. In El Dibujo de Viaje de los Arquitectos (pp.1005-1013). LAS PALMAS DE GRAN CANARIA : Universidad de Las Palmas de Gran Canaria.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/169775
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