Nel presente lavoro, rilievi sperimentalicondottisu14ecotomografidi produzione recente (a partire dal 2003) ed appartenenti a differenti fasce tecnologiche, hanno posto in evidenza che mediamente un limite del 1,5-2 percento sull’accuratezza nelle misure di distanze può in molti casi risultare eccessivamente severo, anche per apparecchiature caratterizzate da elevate prestazioni. Nell’articolo si riferisce sullo studio comparativo dell’accuratezza nella misura delle distanze, calcolata tramite due diversi metodi automatizzati di analisi dell’immagine B-mode. In ciascuno di essi vengono calcolati, a partire dall’immagine B-mode ottenuta per mezzo di fantocci per ultrasuoni, lo scarto medio relativo er e la sua dispersione nella misura di distanze note secondo direzioni verticali ed orizzontali, ma si differenziano in quanto la prima metodologia si fonda su una interpolazione ai minimi quadrati dei dati corrispondenti a diverse distanze misurate nell’immagine (Least Square Method o LSM) mentre la seconda si fonda su una media condotta su più misure, relative ad una medesima distanza (Same Distance Computerized Method o SDMC). I risultati ed i limiti di entrambi i metodi vengono riportati per le citate 14 apparecchiature ecografiche di produzione recente utilizzando le immagini prodotte complessivamente da 38 diverse sonde con scansione di tipo phased array, convex array e linear array.
Branca, F.p., Sciuto, S.A., Scorza, A. (2007). Analisi comparativa di metodi per la valutazione dell’accuratezza dei sistemi diagnostici ad ultrasuoni nella misura delle distanze. In Atti del VII Congresso Nazionale di Misure Meccaniche e Termiche (pp.149-160).
Analisi comparativa di metodi per la valutazione dell’accuratezza dei sistemi diagnostici ad ultrasuoni nella misura delle distanze
SCIUTO, SALVATORE ANDREA;SCORZA, ANDREA
2007-01-01
Abstract
Nel presente lavoro, rilievi sperimentalicondottisu14ecotomografidi produzione recente (a partire dal 2003) ed appartenenti a differenti fasce tecnologiche, hanno posto in evidenza che mediamente un limite del 1,5-2 percento sull’accuratezza nelle misure di distanze può in molti casi risultare eccessivamente severo, anche per apparecchiature caratterizzate da elevate prestazioni. Nell’articolo si riferisce sullo studio comparativo dell’accuratezza nella misura delle distanze, calcolata tramite due diversi metodi automatizzati di analisi dell’immagine B-mode. In ciascuno di essi vengono calcolati, a partire dall’immagine B-mode ottenuta per mezzo di fantocci per ultrasuoni, lo scarto medio relativo er e la sua dispersione nella misura di distanze note secondo direzioni verticali ed orizzontali, ma si differenziano in quanto la prima metodologia si fonda su una interpolazione ai minimi quadrati dei dati corrispondenti a diverse distanze misurate nell’immagine (Least Square Method o LSM) mentre la seconda si fonda su una media condotta su più misure, relative ad una medesima distanza (Same Distance Computerized Method o SDMC). I risultati ed i limiti di entrambi i metodi vengono riportati per le citate 14 apparecchiature ecografiche di produzione recente utilizzando le immagini prodotte complessivamente da 38 diverse sonde con scansione di tipo phased array, convex array e linear array.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.