Il D.L. 311/06 ha introdotto dei vincoli relativi al comportamento dell’involucro edilizio nella stagione estiva, ed in particolare il rispetto di una massa superficiale delle strutture esterne superiore a 230 kg/m2 per le zone climatiche con irradianza mensile maggiore o uguale a 290 W/m2. Il presente lavoro si propone di discutere tale requisito e di effettuare l’ottimizzazione dell’involucro esterno, non delegando unicamente ad una elevata massa superficiale il compito di limitare i consumi per il raffrescamento estivo, ma valutando nel dettaglio gli aspetti energetici su base annua, nonché altri parametri significativi del comportamento dell’edificio in regime dinamico. Il caso di studio esaminato è un importante edificio commerciale, sito in una località del Centro Italia (zona climatica D). L’ottimizzazione energetica dell’involucro è stata condotta individuando tamponature opache verticali di tipo leggero, con caratteristiche termofisiche (spessori, conducibilità termica, densità e capacità termica) in grado di garantire prestazioni migliori rispetto a strutture-tipo di riferimento, realizzate conformemente ai dettami di trasmittanza e di massa superficiale del D.L. 311/06. Per la stagione estiva, la verifica è stata effettuata con riferimento ai parametri termici dinamici: la soluzione proposta ha mostrato valori di trasmittanza termica dinamica significativamente inferiori rispetto a quelli della struttura di riferimento, garantendo una diminuzione del calore in ingresso al fabbricato; anche lo sfasamento è risultato maggiore per le strutture orizzontali, mentre è praticamente identico per quelle verticali. L’analisi su base annua, ottenuta sommando i contributi invernali ed estivi, ha dimostrato come sia possibile arrivare con le soluzioni proposte ad un risparmio energetico complessivo non trascurabile (pari a circa il 5%) rispetto alla struttura di riferimento conforme al D.Lgs. 311/06; pertanto, il requisito di una elevata massa superficiale non è di per sé garanzia di una minimizzazione del fabbisogno energetico di involucro su base annua, ma anche altri parametri quali la trasmittanza dinamica e lo sfasamento dell’onda termica assumono un ruolo fondamentale.

Asdrubali, F., Buratti, C., G., B., E., M. (2009). Ottimizzazione energetica su base annua dei componenti opachi di edifici: un caso di studio. In 64° Congresso ATI (Associazione Temotecnica Italiana) (pp.04.06-04.06). Libreria Universitaria Benedetti.

Ottimizzazione energetica su base annua dei componenti opachi di edifici: un caso di studio

ASDRUBALI, Francesco;BURATTI, Cinzia;
2009-01-01

Abstract

Il D.L. 311/06 ha introdotto dei vincoli relativi al comportamento dell’involucro edilizio nella stagione estiva, ed in particolare il rispetto di una massa superficiale delle strutture esterne superiore a 230 kg/m2 per le zone climatiche con irradianza mensile maggiore o uguale a 290 W/m2. Il presente lavoro si propone di discutere tale requisito e di effettuare l’ottimizzazione dell’involucro esterno, non delegando unicamente ad una elevata massa superficiale il compito di limitare i consumi per il raffrescamento estivo, ma valutando nel dettaglio gli aspetti energetici su base annua, nonché altri parametri significativi del comportamento dell’edificio in regime dinamico. Il caso di studio esaminato è un importante edificio commerciale, sito in una località del Centro Italia (zona climatica D). L’ottimizzazione energetica dell’involucro è stata condotta individuando tamponature opache verticali di tipo leggero, con caratteristiche termofisiche (spessori, conducibilità termica, densità e capacità termica) in grado di garantire prestazioni migliori rispetto a strutture-tipo di riferimento, realizzate conformemente ai dettami di trasmittanza e di massa superficiale del D.L. 311/06. Per la stagione estiva, la verifica è stata effettuata con riferimento ai parametri termici dinamici: la soluzione proposta ha mostrato valori di trasmittanza termica dinamica significativamente inferiori rispetto a quelli della struttura di riferimento, garantendo una diminuzione del calore in ingresso al fabbricato; anche lo sfasamento è risultato maggiore per le strutture orizzontali, mentre è praticamente identico per quelle verticali. L’analisi su base annua, ottenuta sommando i contributi invernali ed estivi, ha dimostrato come sia possibile arrivare con le soluzioni proposte ad un risparmio energetico complessivo non trascurabile (pari a circa il 5%) rispetto alla struttura di riferimento conforme al D.Lgs. 311/06; pertanto, il requisito di una elevata massa superficiale non è di per sé garanzia di una minimizzazione del fabbisogno energetico di involucro su base annua, ma anche altri parametri quali la trasmittanza dinamica e lo sfasamento dell’onda termica assumono un ruolo fondamentale.
2009
9788887182378
Asdrubali, F., Buratti, C., G., B., E., M. (2009). Ottimizzazione energetica su base annua dei componenti opachi di edifici: un caso di studio. In 64° Congresso ATI (Associazione Temotecnica Italiana) (pp.04.06-04.06). Libreria Universitaria Benedetti.
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