Il saggio è volto a delimitare la sfera di fruizione dei Bestiari medievali, in particolar modo dei testimoni in volgare provenienti dall’ambito inglese, tedesco e islandese. È incentrato per un verso sulla tipologia dei testi di vario genere contenuti nei codici che trasmettono i Bestiari, per l’altro sull’importanza che riveste la specificità di certi elementi testuali e iconografici i quali contribuiscono a definire le modalità e gli ambiti di diffusione delle singole opere. Dagli esempi trattati, che analizzano in particolare lo stretto rapporto che intercorre tra il Physiologus e i Disticha Catonis (London, B.L., ms Arundel 292) e tra il Physiologus e il libro della Genesi (Wien, ms Vindob. 2721 e ms Vindob. 233; Klagenfurt, Kärntner Landesarchiv, ms 6/19 e un cospicuo numero di codici miniati di bestiari anglo-latini del XII secolo), emerge che i Bestiari, pur se ancorati ad un ambito squisitamente morale-religioso, mostrano un alto grado di fluidità simbolica. Nel loro legame ora col dogma, ora con la morale, ora col trattato enciclopedico, essi manifestano una elevata capacità di adattamento alle necessità del momento e alle aspettative dello specifico pubblico a cui si indirizzavano.

Faraci, D. (2005). Pour une étude plus large de la réception médiévale des bestiaires. In Bestiaires Médiévaux. Nouvelle perspectives sur les manuscrits et les traditions textuelles (pp.111-125). Louvain-la-Neuve : Institut d'études médiévales de l'Université Catholique de Louvain.

Pour une étude plus large de la réception médiévale des bestiaires

FARACI, DORA
2005-01-01

Abstract

Il saggio è volto a delimitare la sfera di fruizione dei Bestiari medievali, in particolar modo dei testimoni in volgare provenienti dall’ambito inglese, tedesco e islandese. È incentrato per un verso sulla tipologia dei testi di vario genere contenuti nei codici che trasmettono i Bestiari, per l’altro sull’importanza che riveste la specificità di certi elementi testuali e iconografici i quali contribuiscono a definire le modalità e gli ambiti di diffusione delle singole opere. Dagli esempi trattati, che analizzano in particolare lo stretto rapporto che intercorre tra il Physiologus e i Disticha Catonis (London, B.L., ms Arundel 292) e tra il Physiologus e il libro della Genesi (Wien, ms Vindob. 2721 e ms Vindob. 233; Klagenfurt, Kärntner Landesarchiv, ms 6/19 e un cospicuo numero di codici miniati di bestiari anglo-latini del XII secolo), emerge che i Bestiari, pur se ancorati ad un ambito squisitamente morale-religioso, mostrano un alto grado di fluidità simbolica. Nel loro legame ora col dogma, ora con la morale, ora col trattato enciclopedico, essi manifestano una elevata capacità di adattamento alle necessità del momento e alle aspettative dello specifico pubblico a cui si indirizzavano.
2005
978-2-503-51983-8
Faraci, D. (2005). Pour une étude plus large de la réception médiévale des bestiaires. In Bestiaires Médiévaux. Nouvelle perspectives sur les manuscrits et les traditions textuelles (pp.111-125). Louvain-la-Neuve : Institut d'études médiévales de l'Université Catholique de Louvain.
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