Un elemento fortemente innovativo introdotto, dalla Legge Quadro 447 e relativi Decreti attuativi è il concetto di Bonifica Acustica. Nella Legge si prevedono infatti, a vario livello, interventi di tipo programmatico, politico amministrativo, tecnico e di polizia volti a ridurre le emissioni acustiche o, più in generale, il disturbo da rumore a cui è sottoposto il cittadino. Gli interventi di bonifica acustica sono strumenti di tipo tecnico che si differenziano per l’azione svolta: 1) riduzione delle emissioni della sorgente; 2) protezione del ricettore dal rumore. Gli interventi del secondo tipo sono, per ovvie ragioni, i più impiegati nel contenimento del rumore stradale e ferroviario; in tali casi, infatti, si adottano sistemi quali barriere acustiche, barriere vegetali, sistemi di assorbimento dell’energia (buffles fonoassorbenti), gallerie artificiali. Tuttavia, tali soluzioni non sono sempre applicabili sia per motivi tecnici sia per motivi economici; i principali motivi tecnici sono: - edifici molto vicini alla sede stradale o ferroviaria, con conseguente mancanza di spazio utile per l’installazione di barriere, buffles, gallerie; - aree in cui l’installazione di sistemi di protezione compromette la sicurezza stradale o produce un sensibile impatto visivo-paesaggistico; i motivi economici insorgono quando: - il numero di cittadini esposti al rumore è ridotto rispetto al costo dell’opera; - il beneficio, in termini di riduzione del disturbo, introdotto dall’opera è modesto rispetto al costo (una barriera di altezza pari a 3m, ha un costo di circa 1.000.000 di lire al metro lineare). In tutti questi casi una soluzione praticabile è costituita dagli interventi di tipo 2 mediante finestre ventilate antirumore, che garantiscono un elevato fonoisolamento e contemporaneamente consentono un passaggio dell’aria sufficiente per le esigenze di ricambio e raffrescamento estivo. Il CIRIAF ha messo a disposizione il proprio Laboratorio di Acustica per effettuare una campagna di misura su n° 12 diversi modelli di finestre ventilate antirumore, al fine di individuare le prestazioni acustiche e aerauliche in relazione alle caratteristiche costruttive delle diverse tipologie. I risultati della campagna di misure costituiscono una utile base di sperimentazione per la scelta del tipo di finestra ventilata antirumore (f.v.a.), in funzione della particolare applicazione.

F., R., Asdrubali, F., F., C. (1999). Risanamento acustico con finestre antirumore ventilate: i primi risultati sperimentali in Italia. In Seminario “L’Acustica negli edifici e nella città" (pp.29-42).

Risanamento acustico con finestre antirumore ventilate: i primi risultati sperimentali in Italia

ASDRUBALI, Francesco;
1999-01-01

Abstract

Un elemento fortemente innovativo introdotto, dalla Legge Quadro 447 e relativi Decreti attuativi è il concetto di Bonifica Acustica. Nella Legge si prevedono infatti, a vario livello, interventi di tipo programmatico, politico amministrativo, tecnico e di polizia volti a ridurre le emissioni acustiche o, più in generale, il disturbo da rumore a cui è sottoposto il cittadino. Gli interventi di bonifica acustica sono strumenti di tipo tecnico che si differenziano per l’azione svolta: 1) riduzione delle emissioni della sorgente; 2) protezione del ricettore dal rumore. Gli interventi del secondo tipo sono, per ovvie ragioni, i più impiegati nel contenimento del rumore stradale e ferroviario; in tali casi, infatti, si adottano sistemi quali barriere acustiche, barriere vegetali, sistemi di assorbimento dell’energia (buffles fonoassorbenti), gallerie artificiali. Tuttavia, tali soluzioni non sono sempre applicabili sia per motivi tecnici sia per motivi economici; i principali motivi tecnici sono: - edifici molto vicini alla sede stradale o ferroviaria, con conseguente mancanza di spazio utile per l’installazione di barriere, buffles, gallerie; - aree in cui l’installazione di sistemi di protezione compromette la sicurezza stradale o produce un sensibile impatto visivo-paesaggistico; i motivi economici insorgono quando: - il numero di cittadini esposti al rumore è ridotto rispetto al costo dell’opera; - il beneficio, in termini di riduzione del disturbo, introdotto dall’opera è modesto rispetto al costo (una barriera di altezza pari a 3m, ha un costo di circa 1.000.000 di lire al metro lineare). In tutti questi casi una soluzione praticabile è costituita dagli interventi di tipo 2 mediante finestre ventilate antirumore, che garantiscono un elevato fonoisolamento e contemporaneamente consentono un passaggio dell’aria sufficiente per le esigenze di ricambio e raffrescamento estivo. Il CIRIAF ha messo a disposizione il proprio Laboratorio di Acustica per effettuare una campagna di misura su n° 12 diversi modelli di finestre ventilate antirumore, al fine di individuare le prestazioni acustiche e aerauliche in relazione alle caratteristiche costruttive delle diverse tipologie. I risultati della campagna di misure costituiscono una utile base di sperimentazione per la scelta del tipo di finestra ventilata antirumore (f.v.a.), in funzione della particolare applicazione.
1999
F., R., Asdrubali, F., F., C. (1999). Risanamento acustico con finestre antirumore ventilate: i primi risultati sperimentali in Italia. In Seminario “L’Acustica negli edifici e nella città" (pp.29-42).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/178725
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