Subordinazione avverbiale, congiunzioni subordinanti e coordinazione

Oggetto del lavoro è un’analisi delle frasi avverbiali finite in un corpus di italiano parlato, costituito dal LIP, dall’Ar.Co.Dip e dal C-ORAL-ROM, per verificare l’eventuale vicinanza di alcune di esse con la coordinazione. Nel modello della Functional Grammar (FG), al quale ci si riferisce, le subordinate avverbiali sono distinte in base al loro ambito di modificazione, inteso come livello della frase rispetto al quale la subordinata apporta un’informazione aggiuntiva. Ciò vuol dire che, ad esempio, l’etichetta generica di subordinate avverbiali causali copre una fenomenologia linguistica eterogenea, nella quale la nozione di “causa” si esprime secondo tipi di rapporti diversi tra la frase principale e quella subordinata. Questo lavoro si incentra in particolare sulla distinzione tra la modificazione al livello del contenuto proposizionale e quella al livello dell’atto linguistico, in quanto questi due livelli condividono alcuni tratti con la coordinazione. Ci si propone di verificare, in special modo: - quali sono i parametri di classificazione che permettono di distinguere il livello di modificazione della proposizione da quello dell’atto linguistico, con particolare riferimento alle frasi causali e condizionali in un corpus di italiano parlato; - quali sono i tratti formali e fuzionali che accomunano queste subordinate alle strutture coordinate o, viceversa, le distinguono da esse; - in quale ordine reciproco si collocano le avverbiali sul livello della proposizione e quelle sul livello dell’atto linguistico lungo un continuum ideale tra coordinazione e subordinazione; - se c’è, infine, in italiano una specializzazione delle congiunzioni subordinanti che introducono le causali e le condizionali per ciascuno dei livelli considerati.