Catturato dai turchi, Miguel de Cervantes si è trovato come prigioniero nei bagni di Algeri dal 1575 al 1580. In questi anni la città consolida la sua importanza al centro dei traffici del mediterraneo. Nel saggio vengono confrontate le fonti iconografiche (Braun e Hogenberg, Atlas) e letterarie ( Diego de Haedo nella Topographía e historia general de Argel) con alcuni particolari descrittivi che di Algeri ci ha lasciato Cervantes: 1) nel documento biografico nato in un contesto giuridico legale, Información en Argel; 2) nell’episodio del cautivo inserito nel Don Quijote. Per conoscere l’Algeri dell’ultimo quarto del Cinquecento e a integrazione “visiva” delle notizie contenute nella Topographia, è preziosa l’incisione veneziana, del 1970 o 1971, pubblicata a Colonia nel 1575 nell’Atlas di Braun e Hogenberg e segnalata da Federico Cresti in Fonti iconografiche e letterarie per una storia urbana di Algeri nel XVI secolo (1983). Si tratta di una rappresentazione iconografica accompagnata da un’ampia legenda in italiano con riferimenti numerati ad edifici e costruzioni della città (Cresti, p.59): serve alla geografia, anche qui, come ‘occhio della storia’, nella quale sono riportate caratteristiche urbane e architettoniche molto simili a quelle che si trovano nella Topographia.

Piras, P.R. (2007). Miguel de Cervantes: il Mediterraneo, Algeri. In Amate sponde – Le rappresentazioni dei paesaggi costieri mediterranei (pp.97-108). GAETA : Complesso Monumentale della SS. Annunziata.

Miguel de Cervantes: il Mediterraneo, Algeri

PIRAS, Pina Rosa
2007-01-01

Abstract

Catturato dai turchi, Miguel de Cervantes si è trovato come prigioniero nei bagni di Algeri dal 1575 al 1580. In questi anni la città consolida la sua importanza al centro dei traffici del mediterraneo. Nel saggio vengono confrontate le fonti iconografiche (Braun e Hogenberg, Atlas) e letterarie ( Diego de Haedo nella Topographía e historia general de Argel) con alcuni particolari descrittivi che di Algeri ci ha lasciato Cervantes: 1) nel documento biografico nato in un contesto giuridico legale, Información en Argel; 2) nell’episodio del cautivo inserito nel Don Quijote. Per conoscere l’Algeri dell’ultimo quarto del Cinquecento e a integrazione “visiva” delle notizie contenute nella Topographia, è preziosa l’incisione veneziana, del 1970 o 1971, pubblicata a Colonia nel 1575 nell’Atlas di Braun e Hogenberg e segnalata da Federico Cresti in Fonti iconografiche e letterarie per una storia urbana di Algeri nel XVI secolo (1983). Si tratta di una rappresentazione iconografica accompagnata da un’ampia legenda in italiano con riferimenti numerati ad edifici e costruzioni della città (Cresti, p.59): serve alla geografia, anche qui, come ‘occhio della storia’, nella quale sono riportate caratteristiche urbane e architettoniche molto simili a quelle che si trovano nella Topographia.
2007
Piras, P.R. (2007). Miguel de Cervantes: il Mediterraneo, Algeri. In Amate sponde – Le rappresentazioni dei paesaggi costieri mediterranei (pp.97-108). GAETA : Complesso Monumentale della SS. Annunziata.
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