In una lettera del giugno 1815, indirizzata ad Alessandro I, Czar, di tutte le Russie, Jeremy Bentham utilizzava, per la prima volta, il termine ‘codification’: un neologismo fortunato, che indica oggi il ‘diritto codificato, contenuto in un codice’, nonché quel ‘sistema delle fonti giuridiche, in cui il codice costituisce la fonte più importante’. Se l’anacronistico impiego di tale neologismo in riferimento al mondo antico è stato più volte denunciato, non meno pericoloso si rivela l’uso inavvertito del concetto nello studio di scopi e finalità dei codices dell’età tardoantica; fermo il carattere ‘ufficiale’ e la finalità ‘pratica’ del Codex Theodosianus e del Codex Iustinianus, molto più sfumata e controversa appare la natura del Codex Gregorianus e del successivo Codex Hermogenianus: il primo, nato nella scuola e per la scuola, avrebbe avuto per scopo la formazione giuridica, mentre l’altro, realizzato da un alto membro della burocrazia imperiale, sarebbe stato composto per la prassi forense.

Sperandio, M.U. (2010). Sullo scopo delle codificazioni tardoantiche, I: i 'codices' dell'età dioclezianea. In Atti dell'Accademia Romanistica Costantiniana. XVII Convegno Internazionale in onore di Giuliano Crifò (pp.977-999). ROMA : Aracne.

Sullo scopo delle codificazioni tardoantiche, I: i 'codices' dell'età dioclezianea

SPERANDIO, MARCO URBANO
2010-01-01

Abstract

In una lettera del giugno 1815, indirizzata ad Alessandro I, Czar, di tutte le Russie, Jeremy Bentham utilizzava, per la prima volta, il termine ‘codification’: un neologismo fortunato, che indica oggi il ‘diritto codificato, contenuto in un codice’, nonché quel ‘sistema delle fonti giuridiche, in cui il codice costituisce la fonte più importante’. Se l’anacronistico impiego di tale neologismo in riferimento al mondo antico è stato più volte denunciato, non meno pericoloso si rivela l’uso inavvertito del concetto nello studio di scopi e finalità dei codices dell’età tardoantica; fermo il carattere ‘ufficiale’ e la finalità ‘pratica’ del Codex Theodosianus e del Codex Iustinianus, molto più sfumata e controversa appare la natura del Codex Gregorianus e del successivo Codex Hermogenianus: il primo, nato nella scuola e per la scuola, avrebbe avuto per scopo la formazione giuridica, mentre l’altro, realizzato da un alto membro della burocrazia imperiale, sarebbe stato composto per la prassi forense.
2010
978-88-548-3022-6
Sperandio, M.U. (2010). Sullo scopo delle codificazioni tardoantiche, I: i 'codices' dell'età dioclezianea. In Atti dell'Accademia Romanistica Costantiniana. XVII Convegno Internazionale in onore di Giuliano Crifò (pp.977-999). ROMA : Aracne.
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