The intervention examines such matters in the context of the Russian XXth Century vanguards with their characteristic use of the axonometric projections in the architectural drawing, and displays the role of the infinite in the axonometric construction, identifying the main steps which took to the coding of this representation method. In the works of the Russian vanguards, the military oblique axonometries, with their black background and distinctive shots (as though the point of view was at an exasperated height), increase the distance between the object and the observer. In the Suprematism, the privileged perception point does not exist any more. The vertex of the visual pyramid is not on the background of the cubic box, where the Renaissance had placed it, but has moved to the infinite. The El Lisitskij spatiality emerges from the flat surfaces of Kazimir Malevich, in which the overlap creates the space between the figures and breaks down the representation plan, while geometry pervades the figuration as tool of dynamic aggregation of the whole. In Lisitskij, the overlapped plane figures change in solid figures, and the axonometry is the graphic tool which expresses the new geometrical relation between the figures in the space. Since the beginning of last century, the studies on the infinite and the extent of the universe allow the astronomers to assume new cosmological scenarios and, above all, to claim that the galaxy of Via Lattea is not the unique one existing. The Russian cultural situation is investigated to put in relationship the two sectors of study, the astronomical one and the artistic one bound to the axonometric representation.

L’intervento presentato al convegno analizza il ruolo del disegno assonometrico all’interno della produzione artistica delle avanguardie russe del Novecento , mettendolo in relazione agli importanti rivolgimenti avvenuti, tra la fine del secolo XIX e i primi decenni del successivo, in campo scientifico e culturale. In quegli anni, la Russia svolse un ruolo rilevante nei settori della ricerca legati alla matematica e alla conoscenza del cosmo ed è possibile ravvisare una connessione tra lo sviluppo delle teorie matematiche e scientifiche e le sperimentazioni in campo artistico. Lo sforzo degli artisti, volto a liberare l’arte da ogni convenzionalità ereditata dal passato, subisce l’influenza sia della conoscenza delle geometrie non euclidee, sia delle ricerche condotte sul volo e sulla propulsione missilistica che contribuirono a nutrire il mito del viaggio verso nuove dimensioni spazio-temporali. I metodi di rappresentazione, se sono il punto di arrivo di un processo scientifico che ne ha formalizzato i procedimenti e le applicazioni, sono anche in stretta relazione con le modalità in cui lo spazio viene pensato e progettato, come icona dell’ambiente culturale in cui si sviluppa. È apparso, dunque, naturale ipotizzare connessioni tra gli studi sulle possibilità di esplorazione dello spazio cosmico e i temi trattati nelle opere delle Avanguardie russe, espressi mediante il metodo assonometrico. L’assonometria, infatti, per il suo forte grado di “astrazione geometrica”, per la possibilità di trasformare una grandezza finita in una raffigurazione teoricamente infinita, per la facilità di costruzione pratica e la chiarezza di lettura, costituiva agli occhi degli artisti di quel periodo (non solo Russi), il metodo grafico più adatto ad esprimere i nuovi concetti artistici, permettendo di coniugare arte e realtà, pittura e costruzione, teoria e pratica, con semplicità ed immediatezza. Inoltre, il disegno in assonometria era ritenuto quello più carico di potenzialità espressive innovatrici, forse perché essendo il metodo di rappresentazione di più recente codificazione era ancora generalmente poco utilizzato. All’interno del testo, sono stati analizzati, in particolare, quei disegni realizzati tramite assonometrie oblique militari, nei quali l’uso del fondo nero e le particolari inquadrature aumentano la distanza tra l’oggetto e l’osservatore, entrambi sospesi a distanze siderali. Ci si è soffermati su alcune opere di Kazimir Malevič, Ilia Chasnik, Gustav Klucis, Ivan Leonidov, senza dimenticare che, al di là delle caratteristiche concettuali intrinseche nei dipinti e nei progetti, essi nascono, in prima istanza, con l’obiettivo di diventare il tramite per la costruzione di una architettura nuova basata sui principi dell’ideologia socialista.

Spadafora, G., Maestri, D. (2010). Le ricerche sull’infinito e le avanguardie artistiche russe. In Disegnare il Tempo e l'Armonia (pp.673-677). FIRENZE : Alinea Editrice.

Le ricerche sull’infinito e le avanguardie artistiche russe

SPADAFORA, GIOVANNA;
2010-01-01

Abstract

The intervention examines such matters in the context of the Russian XXth Century vanguards with their characteristic use of the axonometric projections in the architectural drawing, and displays the role of the infinite in the axonometric construction, identifying the main steps which took to the coding of this representation method. In the works of the Russian vanguards, the military oblique axonometries, with their black background and distinctive shots (as though the point of view was at an exasperated height), increase the distance between the object and the observer. In the Suprematism, the privileged perception point does not exist any more. The vertex of the visual pyramid is not on the background of the cubic box, where the Renaissance had placed it, but has moved to the infinite. The El Lisitskij spatiality emerges from the flat surfaces of Kazimir Malevich, in which the overlap creates the space between the figures and breaks down the representation plan, while geometry pervades the figuration as tool of dynamic aggregation of the whole. In Lisitskij, the overlapped plane figures change in solid figures, and the axonometry is the graphic tool which expresses the new geometrical relation between the figures in the space. Since the beginning of last century, the studies on the infinite and the extent of the universe allow the astronomers to assume new cosmological scenarios and, above all, to claim that the galaxy of Via Lattea is not the unique one existing. The Russian cultural situation is investigated to put in relationship the two sectors of study, the astronomical one and the artistic one bound to the axonometric representation.
2010
978-88-6055-572-4
L’intervento presentato al convegno analizza il ruolo del disegno assonometrico all’interno della produzione artistica delle avanguardie russe del Novecento , mettendolo in relazione agli importanti rivolgimenti avvenuti, tra la fine del secolo XIX e i primi decenni del successivo, in campo scientifico e culturale. In quegli anni, la Russia svolse un ruolo rilevante nei settori della ricerca legati alla matematica e alla conoscenza del cosmo ed è possibile ravvisare una connessione tra lo sviluppo delle teorie matematiche e scientifiche e le sperimentazioni in campo artistico. Lo sforzo degli artisti, volto a liberare l’arte da ogni convenzionalità ereditata dal passato, subisce l’influenza sia della conoscenza delle geometrie non euclidee, sia delle ricerche condotte sul volo e sulla propulsione missilistica che contribuirono a nutrire il mito del viaggio verso nuove dimensioni spazio-temporali. I metodi di rappresentazione, se sono il punto di arrivo di un processo scientifico che ne ha formalizzato i procedimenti e le applicazioni, sono anche in stretta relazione con le modalità in cui lo spazio viene pensato e progettato, come icona dell’ambiente culturale in cui si sviluppa. È apparso, dunque, naturale ipotizzare connessioni tra gli studi sulle possibilità di esplorazione dello spazio cosmico e i temi trattati nelle opere delle Avanguardie russe, espressi mediante il metodo assonometrico. L’assonometria, infatti, per il suo forte grado di “astrazione geometrica”, per la possibilità di trasformare una grandezza finita in una raffigurazione teoricamente infinita, per la facilità di costruzione pratica e la chiarezza di lettura, costituiva agli occhi degli artisti di quel periodo (non solo Russi), il metodo grafico più adatto ad esprimere i nuovi concetti artistici, permettendo di coniugare arte e realtà, pittura e costruzione, teoria e pratica, con semplicità ed immediatezza. Inoltre, il disegno in assonometria era ritenuto quello più carico di potenzialità espressive innovatrici, forse perché essendo il metodo di rappresentazione di più recente codificazione era ancora generalmente poco utilizzato. All’interno del testo, sono stati analizzati, in particolare, quei disegni realizzati tramite assonometrie oblique militari, nei quali l’uso del fondo nero e le particolari inquadrature aumentano la distanza tra l’oggetto e l’osservatore, entrambi sospesi a distanze siderali. Ci si è soffermati su alcune opere di Kazimir Malevič, Ilia Chasnik, Gustav Klucis, Ivan Leonidov, senza dimenticare che, al di là delle caratteristiche concettuali intrinseche nei dipinti e nei progetti, essi nascono, in prima istanza, con l’obiettivo di diventare il tramite per la costruzione di una architettura nuova basata sui principi dell’ideologia socialista.
Spadafora, G., Maestri, D. (2010). Le ricerche sull’infinito e le avanguardie artistiche russe. In Disegnare il Tempo e l'Armonia (pp.673-677). FIRENZE : Alinea Editrice.
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