The “aree metropolitane” (metropolitan areas) are “autonomous entities, with their own rules, powers and functions, complying with the Constitution principles” (Law 142, 1990) are still practically unrealized and undefined, in spite of the major scientific and normative interest in last decades. The Italian Law says they are “zones including the Pole municipality and the other municipalities whose settlings have strong integrated links with the Pole, with regards to the economic activities, the essential services for social life, the cultural relations and the geographical characteristics”. The need of the “area metropolitana” concept is connected with the demographic growth and the increased mobility of population and was increasingly studied in last years. Since some decades the big towns, not able anymore to contain inhabitants and activities, showed a phenomenon of population dispersion around the old urban settlements and a demographic growth of the near municipalities. In a first step, the growth was limited to the First belt of municipalities around the Pole, then a Second belt is involved too. This paper wants to start with the legislative story and the theoretical framework of the “area metropolitana” concept, to focus on the analysis of the suitableness of the actual delimitations and classifications. We used the Istat data for resident population by municipality, sex and age, the natural and migratory balance by municipality, and other data, to explore the main demographic indexes in the Italian metropolitan areas, with a special focus on the Rome case. -

Le aree metropolitane sono “enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla costituzione” al pari di comuni province e regioni, anche se sembrano essere ancora qualcosa di intangibile ed indefinito nonostante l’interesse scientifico e normativo. L’esistenza delle aree metropolitane, definite come “le zone comprendenti i comuni polo e gli altri comuni i cui insediamenti abbiano con essi rapporti di stretta integrazione in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali (legge 142/1990)” è di per sé da associare alla crescita demografica e alla mobilità della popolazione. Da tempo nelle grandi città, spesso non più sufficienti a contenere abitanti ed attività, si assiste ad una continua dispersione della popolazione intorno alle vecchie realtà urbane e verso i comuni limitrofi, in un primo tempo delle prime cinture, successivamente delle seconde. Nel contempo si assiste in molte realtà a un decentramento produttivo e terziario e spesso alla specializzazione delle diverse città appartenenti alla medesima area, definendo così nuovi sistemi di relazione (Casacchia et al., 2006). L’obiettivo del lavoro è, alla luce di questo lungo percorso legislativo compiuto in Italia a partire dagli anni ’70, quello di verificare l’appropriatezza delle delimitazioni delle aree metropolitane sulla base della loro coerenza con il manifestarsi di fenomeni demografici “metropolitani”. In altri termini, nel lavoro si ripercorrono brevemente quelli che sono alcuni tra i principali caratteri che i contesti metropolitani dovrebbero esibire in termini di struttura e dinamica delle popolazioni ospitate (ad esempio, gradiente nel grado di invecchiamento nelle porzioni interne all’area e chiaro contrasto con la struttura demografica esterna all’area metropolitana, composizione familiare e struttura per stato civile peculiare, consistenza e direttrici dei flussi migratori chiaramente collocati all’interno del contesto teorico, e così via) onde valutare se le popolazioni delle aree metropolitane si adeguino alle evidenze empiriche attese. Nel lavoro si utilizzano le stime della popolazione residente per comune, sesso ed età dell’Istat (rilevazione POSAS), i bilanci naturale e migratorio per comune, dati sulle caratteristiche e il volume dei trasferimenti anagrafici relativi ai comuni appartenenti alle aree metropolitane. -

Reynaud, C., Lorenzo, C. (2012). Attuali tendenze della popolazione in ambito metropolitano in Italia. In Volume dei lavori della XXXIII Conferenza scientifica annuale AISRe. Roma : AISRE.

Attuali tendenze della popolazione in ambito metropolitano in Italia

REYNAUD, Cecilia;
2012-01-01

Abstract

The “aree metropolitane” (metropolitan areas) are “autonomous entities, with their own rules, powers and functions, complying with the Constitution principles” (Law 142, 1990) are still practically unrealized and undefined, in spite of the major scientific and normative interest in last decades. The Italian Law says they are “zones including the Pole municipality and the other municipalities whose settlings have strong integrated links with the Pole, with regards to the economic activities, the essential services for social life, the cultural relations and the geographical characteristics”. The need of the “area metropolitana” concept is connected with the demographic growth and the increased mobility of population and was increasingly studied in last years. Since some decades the big towns, not able anymore to contain inhabitants and activities, showed a phenomenon of population dispersion around the old urban settlements and a demographic growth of the near municipalities. In a first step, the growth was limited to the First belt of municipalities around the Pole, then a Second belt is involved too. This paper wants to start with the legislative story and the theoretical framework of the “area metropolitana” concept, to focus on the analysis of the suitableness of the actual delimitations and classifications. We used the Istat data for resident population by municipality, sex and age, the natural and migratory balance by municipality, and other data, to explore the main demographic indexes in the Italian metropolitan areas, with a special focus on the Rome case. -
2012
Le aree metropolitane sono “enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla costituzione” al pari di comuni province e regioni, anche se sembrano essere ancora qualcosa di intangibile ed indefinito nonostante l’interesse scientifico e normativo. L’esistenza delle aree metropolitane, definite come “le zone comprendenti i comuni polo e gli altri comuni i cui insediamenti abbiano con essi rapporti di stretta integrazione in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali (legge 142/1990)” è di per sé da associare alla crescita demografica e alla mobilità della popolazione. Da tempo nelle grandi città, spesso non più sufficienti a contenere abitanti ed attività, si assiste ad una continua dispersione della popolazione intorno alle vecchie realtà urbane e verso i comuni limitrofi, in un primo tempo delle prime cinture, successivamente delle seconde. Nel contempo si assiste in molte realtà a un decentramento produttivo e terziario e spesso alla specializzazione delle diverse città appartenenti alla medesima area, definendo così nuovi sistemi di relazione (Casacchia et al., 2006). L’obiettivo del lavoro è, alla luce di questo lungo percorso legislativo compiuto in Italia a partire dagli anni ’70, quello di verificare l’appropriatezza delle delimitazioni delle aree metropolitane sulla base della loro coerenza con il manifestarsi di fenomeni demografici “metropolitani”. In altri termini, nel lavoro si ripercorrono brevemente quelli che sono alcuni tra i principali caratteri che i contesti metropolitani dovrebbero esibire in termini di struttura e dinamica delle popolazioni ospitate (ad esempio, gradiente nel grado di invecchiamento nelle porzioni interne all’area e chiaro contrasto con la struttura demografica esterna all’area metropolitana, composizione familiare e struttura per stato civile peculiare, consistenza e direttrici dei flussi migratori chiaramente collocati all’interno del contesto teorico, e così via) onde valutare se le popolazioni delle aree metropolitane si adeguino alle evidenze empiriche attese. Nel lavoro si utilizzano le stime della popolazione residente per comune, sesso ed età dell’Istat (rilevazione POSAS), i bilanci naturale e migratorio per comune, dati sulle caratteristiche e il volume dei trasferimenti anagrafici relativi ai comuni appartenenti alle aree metropolitane. -
Reynaud, C., Lorenzo, C. (2012). Attuali tendenze della popolazione in ambito metropolitano in Italia. In Volume dei lavori della XXXIII Conferenza scientifica annuale AISRe. Roma : AISRE.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/182616
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