Rome’s historic centre is characterized by its built fabric, evolved in overlapping stratifica-tions until reaching its current configuration. A reading of the evolutionary processes iden-tifies the formative phases and recognizes their still-present features in the present com-plexity. However scholars typically focus on ‘structural’ history, omitting an essential component of urban patterns: the paths, streets and connecting elements. These networks descend from successive historical moments in both spontaneous and planned manner, giving life to the forms and dimensions of the built fabric. The formative processes also generate the system of piazzas: the spaces of relationships and social aggregations, which change profoundly in function and use over time. The paper examines how the use of these spaces, their administration, the regulation of maintenance, and particularly how the skilled techniques of paving and care for urban networks have changed. The human concept and visualization very of Rome’s streets and piazzas includes their typical sampietrini paving: in lavic stone pavers quarried from the surrounding hills, and descend-ing from the materials and engineering of the ancient Roman road. Archival research iden-tifies the moment and means of introducing the sampietrini technique and its continuous improvements. The streets of Rome’s historic centre are surveyed and analysed to docu-ment the evolution and refinements of the technique. The paper argues against the current policy of repaving in a manner that treats all streets uniformly, and calls for designations of authenticity of the original material, now being replaced with components that are only superficially similar, but are fundamentally different in material and cultural qualities.

Il centro storico di Roma è caratterizzato da un tessuto edilizio che si è formato per successive fasi che stratificandosi le une sulle altre nel corso dei secoli hanno condotto alla sua configurazione attuale. La lettura del processo storico evolutivo consente di individuare le principali fasi di formazione e riconoscerne i rispettivi caratteri. Tuttavia, l’attenzione degli studiosi è prevalentemente dedicata al costruito storico e meno attenta ad un’altra componente essenziale del tessuto edilizio: i percorsi, le strade, il tessuto connettivo. La rete dei tracciati che hanno dato vita al tessuto, con forme, andamenti e dimensioni diverse relative ai differenti momenti storici, che hanno avuto origine spontanea o pianificata e che hanno dato vita anche agli spazi di relazione e di aggregazione sociale: il sistema delle piazze, anch’esse di epoche diverse la cui funzione ed utilizzo sono profondamente cambiati nel corso del tempo. Il lavoro che si presenta è l’esito di una ricerca rivolta allo studio di come siano cambiati questi spazi nel corso del tempo, di come sia mutata la gestione della manutenzione, ed in particolare di come si sia trasformata la tecnica di pavimentazione e la cura degli ambienti urbani. Oggi se si pensa alle strade di Roma si pensa alla sua tipica pavimentazione composta di sampietrini, quegli elementi in pietra lavica proveniente dai colli laziali, che è divenuta l’immagine icona della strada romana. Lo studio approfondisce, attraverso la ricerca storico-archivistica, le conoscenze relative al momento in cui questa tecnica sia stata introdotta, ai suoi successivi miglioramenti, sino ad esaminare lo stato attuale delle strade romane di cui sono stati condotti rilievi ed analisi utili a documentare le molteplici declinazioni possibili. L’obiettivo è quello di contrastare la trasformazione in corso che vede l’omologazione dei percorsi, trattati indifferenziatamente dal punto di vista formale, e soprattutto rivendicare l’autenticità del materiale originario oggi sostituito con materiali simili ma di provenienza e qualità profondamente distanti.

Geremia, F. (2015). Rome's sampietrini pavements: a material identity to be preserved. In REHAB 2015 Proceedings of the 2nd International Conference on Preservation, Maintenance and Rehabilitation of Historical Buildings and Structures (pp.535-544). Barcelos : Green Lines Institute for Sustainable Development.

Rome's sampietrini pavements: a material identity to be preserved

Francesca Geremia
2015-01-01

Abstract

Rome’s historic centre is characterized by its built fabric, evolved in overlapping stratifica-tions until reaching its current configuration. A reading of the evolutionary processes iden-tifies the formative phases and recognizes their still-present features in the present com-plexity. However scholars typically focus on ‘structural’ history, omitting an essential component of urban patterns: the paths, streets and connecting elements. These networks descend from successive historical moments in both spontaneous and planned manner, giving life to the forms and dimensions of the built fabric. The formative processes also generate the system of piazzas: the spaces of relationships and social aggregations, which change profoundly in function and use over time. The paper examines how the use of these spaces, their administration, the regulation of maintenance, and particularly how the skilled techniques of paving and care for urban networks have changed. The human concept and visualization very of Rome’s streets and piazzas includes their typical sampietrini paving: in lavic stone pavers quarried from the surrounding hills, and descend-ing from the materials and engineering of the ancient Roman road. Archival research iden-tifies the moment and means of introducing the sampietrini technique and its continuous improvements. The streets of Rome’s historic centre are surveyed and analysed to docu-ment the evolution and refinements of the technique. The paper argues against the current policy of repaving in a manner that treats all streets uniformly, and calls for designations of authenticity of the original material, now being replaced with components that are only superficially similar, but are fundamentally different in material and cultural qualities.
2015
9789898734075
Il centro storico di Roma è caratterizzato da un tessuto edilizio che si è formato per successive fasi che stratificandosi le une sulle altre nel corso dei secoli hanno condotto alla sua configurazione attuale. La lettura del processo storico evolutivo consente di individuare le principali fasi di formazione e riconoscerne i rispettivi caratteri. Tuttavia, l’attenzione degli studiosi è prevalentemente dedicata al costruito storico e meno attenta ad un’altra componente essenziale del tessuto edilizio: i percorsi, le strade, il tessuto connettivo. La rete dei tracciati che hanno dato vita al tessuto, con forme, andamenti e dimensioni diverse relative ai differenti momenti storici, che hanno avuto origine spontanea o pianificata e che hanno dato vita anche agli spazi di relazione e di aggregazione sociale: il sistema delle piazze, anch’esse di epoche diverse la cui funzione ed utilizzo sono profondamente cambiati nel corso del tempo. Il lavoro che si presenta è l’esito di una ricerca rivolta allo studio di come siano cambiati questi spazi nel corso del tempo, di come sia mutata la gestione della manutenzione, ed in particolare di come si sia trasformata la tecnica di pavimentazione e la cura degli ambienti urbani. Oggi se si pensa alle strade di Roma si pensa alla sua tipica pavimentazione composta di sampietrini, quegli elementi in pietra lavica proveniente dai colli laziali, che è divenuta l’immagine icona della strada romana. Lo studio approfondisce, attraverso la ricerca storico-archivistica, le conoscenze relative al momento in cui questa tecnica sia stata introdotta, ai suoi successivi miglioramenti, sino ad esaminare lo stato attuale delle strade romane di cui sono stati condotti rilievi ed analisi utili a documentare le molteplici declinazioni possibili. L’obiettivo è quello di contrastare la trasformazione in corso che vede l’omologazione dei percorsi, trattati indifferenziatamente dal punto di vista formale, e soprattutto rivendicare l’autenticità del materiale originario oggi sostituito con materiali simili ma di provenienza e qualità profondamente distanti.
Geremia, F. (2015). Rome's sampietrini pavements: a material identity to be preserved. In REHAB 2015 Proceedings of the 2nd International Conference on Preservation, Maintenance and Rehabilitation of Historical Buildings and Structures (pp.535-544). Barcelos : Green Lines Institute for Sustainable Development.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/182640
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