l'adozione della croce quale nuovo simbolo da apporre sul vessillo militare è tradizionalmente visto come il momento dell'innovazione in chiave cristiana, imposta da Costantino all'esercito, prima dello scontro finale con Massenzio alle porte di Roma. L'analisi delle fonti letterarie e monumentali porterebbe invece a interpretare tale provvedimento alla luce della tradizionale pratica divinatoria romana. Il culto delle insegne è proposto come l'unico medium che poteva far accettare all'esercito (dedito ad una moltelicità di culti) il simbolo della religione cristiana
Calcani, G. (2007). La pratica divinatoria e la visione della croce in Costantino. In La Croce. Iconografia e Interpretazione (secoli I-inizio XVI) (pp.223-230).
La pratica divinatoria e la visione della croce in Costantino
CALCANI, Giuliana
2007-01-01
Abstract
l'adozione della croce quale nuovo simbolo da apporre sul vessillo militare è tradizionalmente visto come il momento dell'innovazione in chiave cristiana, imposta da Costantino all'esercito, prima dello scontro finale con Massenzio alle porte di Roma. L'analisi delle fonti letterarie e monumentali porterebbe invece a interpretare tale provvedimento alla luce della tradizionale pratica divinatoria romana. Il culto delle insegne è proposto come l'unico medium che poteva far accettare all'esercito (dedito ad una moltelicità di culti) il simbolo della religione cristianaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.