Nella documentazione figurativa di età ellenistica "Aion" e "Chronos" designano l’astrazione personificata del Tempo, in aspetto di uomo maturo, con himation che può ricadere dal capo. A questa immagine va affiancato un tipo differente, caratterizzato dall’attributo dell’ellisse zodiacale attraverso cui avanzano le Horai/Stagioni, attestato da due composizioni realizzate in età romana (mosaici di Merida e di Shahba-Philippopolis), di cui viene qui ribadita la discendenza da un modello ellenistico. A epoca imperiale si data invece l’'elaborazione di un’iconografia in cui la personificazione giovanile del tempo è raffigurata stante all’interno dell’ellisse zodiacale, che dal tipo del regolatore della ruota zodiacale discende. La personificazione – cui convengono anche gli appellativi di Saeculum Aureum, Saeculum Frugiferurn – esprime il concetto di un tempo ciclico che eternamente si rinnova e allude alla pienezza e all’abbondanza dei tempi. Il compito dì impersonare il tempo viene affidato alla figura con la ruota zodiacale, senza che ci siano le condizioni per operare una distinzione tra Aeternitas e Annus. Non c’è un Tempo vecchio e canuto (Aion) e un Tempo giovane e vigoroso (Annus), dì cui solo il secondo sarebbe caratterizzato dal cerchio zodiacale: lo prova il mosaico di Pompeiopolis (Paflagonia}, dove un busto di uomo anziano è racchiuso all’interno dello zodiaco, attorno al quale si dispongono le Stagioni. Il Tempo eterno è ii tempo governato dal Sole. Dominante risulta la componente solare simboleggiata dallo zodiaco, coerentemente alla diffusione di una cultura enoteistica solare che caratterizza il pensiero e la religione tardoantichì. Il tempo ciclico – e pertanto eterno – diviene un attributo, un epiteto funzionale di Helios/Sol, regolatore dell’alternanza stagionale. L’apparato solare verrà trasmesso alla teologia cristiana: le fonti letterarie applicano a Cristo la metafora solare, anche se grande cautela si manifesta nel suo trasferimento all’iconografia del Redentore.

Musso, L. (2008). Il sole è misura del Tempo l'immagine del Tempo eterno nella sua manifestazione solare.. In Sentinum 295 a.C. Sassoferrato 20062300 anni dopo la battagliaUna città romana tra storia e archeologia (pp.151-190). ROMA : L'Erma di Bretschneider.

Il sole è misura del Tempo l'immagine del Tempo eterno nella sua manifestazione solare.

MUSSO, Luisa
2008-01-01

Abstract

Nella documentazione figurativa di età ellenistica "Aion" e "Chronos" designano l’astrazione personificata del Tempo, in aspetto di uomo maturo, con himation che può ricadere dal capo. A questa immagine va affiancato un tipo differente, caratterizzato dall’attributo dell’ellisse zodiacale attraverso cui avanzano le Horai/Stagioni, attestato da due composizioni realizzate in età romana (mosaici di Merida e di Shahba-Philippopolis), di cui viene qui ribadita la discendenza da un modello ellenistico. A epoca imperiale si data invece l’'elaborazione di un’iconografia in cui la personificazione giovanile del tempo è raffigurata stante all’interno dell’ellisse zodiacale, che dal tipo del regolatore della ruota zodiacale discende. La personificazione – cui convengono anche gli appellativi di Saeculum Aureum, Saeculum Frugiferurn – esprime il concetto di un tempo ciclico che eternamente si rinnova e allude alla pienezza e all’abbondanza dei tempi. Il compito dì impersonare il tempo viene affidato alla figura con la ruota zodiacale, senza che ci siano le condizioni per operare una distinzione tra Aeternitas e Annus. Non c’è un Tempo vecchio e canuto (Aion) e un Tempo giovane e vigoroso (Annus), dì cui solo il secondo sarebbe caratterizzato dal cerchio zodiacale: lo prova il mosaico di Pompeiopolis (Paflagonia}, dove un busto di uomo anziano è racchiuso all’interno dello zodiaco, attorno al quale si dispongono le Stagioni. Il Tempo eterno è ii tempo governato dal Sole. Dominante risulta la componente solare simboleggiata dallo zodiaco, coerentemente alla diffusione di una cultura enoteistica solare che caratterizza il pensiero e la religione tardoantichì. Il tempo ciclico – e pertanto eterno – diviene un attributo, un epiteto funzionale di Helios/Sol, regolatore dell’alternanza stagionale. L’apparato solare verrà trasmesso alla teologia cristiana: le fonti letterarie applicano a Cristo la metafora solare, anche se grande cautela si manifesta nel suo trasferimento all’iconografia del Redentore.
2008
978-88-8265-467-2
Musso, L. (2008). Il sole è misura del Tempo l'immagine del Tempo eterno nella sua manifestazione solare.. In Sentinum 295 a.C. Sassoferrato 20062300 anni dopo la battagliaUna città romana tra storia e archeologia (pp.151-190). ROMA : L'Erma di Bretschneider.
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