L’iscrizione commemorativa IG II2 3073 del 307/6 riporta che sotto l’arcontato di Anaxikrates il demos era corego. E’ il testo più antico ad attestare la riforma della coregia, la liturgia che imponeva ai cittadini ateniesi più abbienti l’allestimento a proprie spese di un coro: al corego subentra ora l’agonothetes, un funzionario eletto per alzata di mano (cheirotonetheis), incaricato di amministrare i fondi necessari per l’organizzazione degli agoni drammatici e lirici. La riforma della coregia si configura come uno dei provvedimenti suntuari dovuti al peripatetico Demetrio Falereo nel decennio di governo ad Atene (317/6-308/7), permeati dalla dottrina aristotelica. L’analisi dei monumenti coregici nella variazione di dimensioni, forme e stili, l’attenzione al progressivo mutare delle formule dedicatorie, consentono di cogliere il processo che conduce alla trasformazione di una delle istituzioni più emblematiche della polis ateniese, venuto meno l’alto suo significato civico ed etico. Annullata la competizione tra coreghi, l’agonothesia determinerà la diversa organizzazione degli agoni, incidendo sulla produzione dei monumenti celebrativi.
Latini, A. (2003). Coregia: la riforma di Demetrio Falereo. In Atti del Convegno sul Teatro greco postclassico e latino: teorie e prassi drammatica (pp.305-324). ROMA : Herder.
Coregia: la riforma di Demetrio Falereo
LATINI, ALEXIA
2003-01-01
Abstract
L’iscrizione commemorativa IG II2 3073 del 307/6 riporta che sotto l’arcontato di Anaxikrates il demos era corego. E’ il testo più antico ad attestare la riforma della coregia, la liturgia che imponeva ai cittadini ateniesi più abbienti l’allestimento a proprie spese di un coro: al corego subentra ora l’agonothetes, un funzionario eletto per alzata di mano (cheirotonetheis), incaricato di amministrare i fondi necessari per l’organizzazione degli agoni drammatici e lirici. La riforma della coregia si configura come uno dei provvedimenti suntuari dovuti al peripatetico Demetrio Falereo nel decennio di governo ad Atene (317/6-308/7), permeati dalla dottrina aristotelica. L’analisi dei monumenti coregici nella variazione di dimensioni, forme e stili, l’attenzione al progressivo mutare delle formule dedicatorie, consentono di cogliere il processo che conduce alla trasformazione di una delle istituzioni più emblematiche della polis ateniese, venuto meno l’alto suo significato civico ed etico. Annullata la competizione tra coreghi, l’agonothesia determinerà la diversa organizzazione degli agoni, incidendo sulla produzione dei monumenti celebrativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.