Il contributo offre un esame delle connotazioni tipicamente barocche assunte dalla rielaborazione che questo romanzo secentesco, pubblicato nel 1625, realizza della Fiammetta del Boccaccio. Dalla diversa articolazione della materia, oltre che da osservazioni di carattere retorico-stilistico, si desume una tendenza ad una maggiore spettacolarizzazione dei sentimenti, che si traduce in un’amplificazione della topica amorosa, una tensione controriformistica, attraverso la presenza del linguaggio e della retorica religiosa, e una tendenza al raddoppiamento speculare, tipicamente barocco. Si dimostra così come la direzione che assume questa rielaborazione sia funzionale ad un’accentuazione dell’interesse introspettivo, la cui presenza smentisce la generalizzata condanna nei confronti del romanzo barocco e dei suoi personaggi spesso considerati privi di caratterizzazione psicologica.
Colombi, R. (2002). Tradizione letteraria e cultura spirituale in un romanzo del Seicento: “L’amorosa Clarice” di Ferdinando Donno. In Il canone e la biblioteca. Costruzioni e decostruzioni della tradizione letteraria italiana, Atti del convegno ADI 26-29 settembre 2001 (pp.73-89). ROMA : Bulzoni Editore.
Tradizione letteraria e cultura spirituale in un romanzo del Seicento: “L’amorosa Clarice” di Ferdinando Donno
COLOMBI, ROBERTA
2002-01-01
Abstract
Il contributo offre un esame delle connotazioni tipicamente barocche assunte dalla rielaborazione che questo romanzo secentesco, pubblicato nel 1625, realizza della Fiammetta del Boccaccio. Dalla diversa articolazione della materia, oltre che da osservazioni di carattere retorico-stilistico, si desume una tendenza ad una maggiore spettacolarizzazione dei sentimenti, che si traduce in un’amplificazione della topica amorosa, una tensione controriformistica, attraverso la presenza del linguaggio e della retorica religiosa, e una tendenza al raddoppiamento speculare, tipicamente barocco. Si dimostra così come la direzione che assume questa rielaborazione sia funzionale ad un’accentuazione dell’interesse introspettivo, la cui presenza smentisce la generalizzata condanna nei confronti del romanzo barocco e dei suoi personaggi spesso considerati privi di caratterizzazione psicologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.