Il mio intervento al Convegno era rappresentato da un breve montaggio audiovisivo, da me preparato appositamente, in cui veniva presentata e commentata la sequenza dei mulini a vento di tre film tratti dal Quijote (quello di Georg Wilhelm Pabst del 1933, quello di Orson Welles, incompiuto, ma rimontato e pubblicato nel 1992 a cura di Jesús Franco, e quello di Maurizio Scaparro del 1984), allo scopo di proporre alcune osservazioni sull’adattamento filmico e sui passaggi intersemiotici che questo comporta. In particolare mi soffermavo sulle possibilità del mezzo audiovisivo di potenziare il segno letterario/scritturale attraverso una serie di procedimenti di trasformazione e risemantizzazione, attuati anche grazie a precedenti processi intersemiotici subiti/stimolati dall’ipotesto (mitizzazione, iconizzazione, tipizzazione culturale, ecc.). Il lavoro finale, pubblicato negli Atti, rielabora verbalmente ciò che al Convegno poteva essere raccontato per immagini, ed è corredato da una serie di fotogrammi scelti e commentati all’interno del testo stesso.
Trecca, S. (2008). «Mulini e ombre: la labilità del reale (Alcune considerazioni sulla traduzione intersemiotica di Quijote I, 8)». In Italianisti in Spagna/Ispanisti in Italia: la traduzione (pp.255-266). ROMA : Edizioni Q.
«Mulini e ombre: la labilità del reale (Alcune considerazioni sulla traduzione intersemiotica di Quijote I, 8)»
TRECCA, SIMONE
2008-01-01
Abstract
Il mio intervento al Convegno era rappresentato da un breve montaggio audiovisivo, da me preparato appositamente, in cui veniva presentata e commentata la sequenza dei mulini a vento di tre film tratti dal Quijote (quello di Georg Wilhelm Pabst del 1933, quello di Orson Welles, incompiuto, ma rimontato e pubblicato nel 1992 a cura di Jesús Franco, e quello di Maurizio Scaparro del 1984), allo scopo di proporre alcune osservazioni sull’adattamento filmico e sui passaggi intersemiotici che questo comporta. In particolare mi soffermavo sulle possibilità del mezzo audiovisivo di potenziare il segno letterario/scritturale attraverso una serie di procedimenti di trasformazione e risemantizzazione, attuati anche grazie a precedenti processi intersemiotici subiti/stimolati dall’ipotesto (mitizzazione, iconizzazione, tipizzazione culturale, ecc.). Il lavoro finale, pubblicato negli Atti, rielabora verbalmente ciò che al Convegno poteva essere raccontato per immagini, ed è corredato da una serie di fotogrammi scelti e commentati all’interno del testo stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.