Negli ultimi decenni la posizione assegnata alla linguistica contrastiva nella didattica delle lingue straniere è stata incerta. In larga misura ciò era dovuto alla sua equiparazione al confronto linguistico e alla sua funzione oscillante tra pedagogico-applicativa e teorico-descrittiva. Inoltre, nelle diverse ipotesi sull’acquisizione della L1 e L2, a lungo non si è dedicata attenzione al ruolo svolto dalla madrelingua. Negli ultimi anni, tuttavia, nella didattica l’interesse per la linguistica contrastiva (ma anche per la linguistica in generale) sembra nuovamente cresciuto, in particolare a seguito della conferma dei risultati positivi ottenuti con la riflessione metalinguistica nell’ambito dell’elaborazione del concetto di language-awareness in situazioni comunicative plurilingui. L’accresciuto ruolo della competenza interculturale e la pubblicazione del Quadro Comune Europeo di riferimento delle Lingue hanno portato ad una maggiore consapevolezza riguardo alla competenze di mediazione. Il confronto tra la madrelingua e la lingua straniera o tra la lingua di partenza e la lingua di arrivo è ora intesa come strategia dell’agire comunicativo. Questo saggio discute il ruolo della linguistica contrastiva come strategia nella didattica delle lingue straniere e mostra sulla base di diverse unità didattiche come prendendo ad esempio l’attività di mediazione si possa realizzare un concreto collegamento tra linguistica contrastiva e didattica del tedesco come lingua straniera (DaF).
Nied, M.L. (2012). Die Rolle der Kontrastiven Linguistik in der Didaktik Deutsch als Fremdsprache. In Linguistik und Sprachdidaktik im universitären DaF-Unterricht (pp.53-66). MÜNSTER, N.Y., MÜNCHEN, BERLIN : Waxmann.
Die Rolle der Kontrastiven Linguistik in der Didaktik Deutsch als Fremdsprache
NIED, MARTINA LUCIA
2012-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni la posizione assegnata alla linguistica contrastiva nella didattica delle lingue straniere è stata incerta. In larga misura ciò era dovuto alla sua equiparazione al confronto linguistico e alla sua funzione oscillante tra pedagogico-applicativa e teorico-descrittiva. Inoltre, nelle diverse ipotesi sull’acquisizione della L1 e L2, a lungo non si è dedicata attenzione al ruolo svolto dalla madrelingua. Negli ultimi anni, tuttavia, nella didattica l’interesse per la linguistica contrastiva (ma anche per la linguistica in generale) sembra nuovamente cresciuto, in particolare a seguito della conferma dei risultati positivi ottenuti con la riflessione metalinguistica nell’ambito dell’elaborazione del concetto di language-awareness in situazioni comunicative plurilingui. L’accresciuto ruolo della competenza interculturale e la pubblicazione del Quadro Comune Europeo di riferimento delle Lingue hanno portato ad una maggiore consapevolezza riguardo alla competenze di mediazione. Il confronto tra la madrelingua e la lingua straniera o tra la lingua di partenza e la lingua di arrivo è ora intesa come strategia dell’agire comunicativo. Questo saggio discute il ruolo della linguistica contrastiva come strategia nella didattica delle lingue straniere e mostra sulla base di diverse unità didattiche come prendendo ad esempio l’attività di mediazione si possa realizzare un concreto collegamento tra linguistica contrastiva e didattica del tedesco come lingua straniera (DaF).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.