Perché investigare il costruire in terra cruda in un epoca in cui la tecnologia ci propone materiali e lavorazioni industriali sempre più sofisticati?In alcune realtà, è la carenza di alternative ad imporre l’uso della terra cruda come materiale da costruzione. Per progettisti e utenti ne scaturisce una responsabilità di utilizzare al meglio le risorse disponibili e migliorare le tecniche esistenti per aumentare sicurezza, prestazioni climatiche e qualità spaziale.Con la migliore conoscenza del materiale e delle possibilità d’impiego che offre, notevolmente aumentata negli ultimi anni grazie a ricerche e sperimentazioni specifiche, questo materiale si sta imponendo sempre di più anche nei paesi più industrializzati, non ultimo per via delle sue favorevoli prestazioni ambientali.Quali possibilità tecniche, costruttive ed espressive abbiamo e come possiamo generare architetture e trasformazioni spaziali appropriate in contesti culturali, geografici e socioeconomici molti diversi in Asia, Africa, Europa e America Latina? Ne discutono Raquel Barrionuevo, Anna Paola Conti, Luis Jimenez, Aldo Mantovani, Gernot Minke, Stefan Pollak, Eike Roswag, Julio Vargas Neuman, Andrea Vidotto, Claudia Walker e Michele Zampilli.
Zampilli, M. (2012). L’apporto italiano nella ricostruzione post-terremoto in Perù.. In T.E.R.R.A. – Ragionamenti e progetti (pp.10-15). Roma : Aracne Editrice S.r.l..
L’apporto italiano nella ricostruzione post-terremoto in Perù.
ZAMPILLI, MICHELE
2012-01-01
Abstract
Perché investigare il costruire in terra cruda in un epoca in cui la tecnologia ci propone materiali e lavorazioni industriali sempre più sofisticati?In alcune realtà, è la carenza di alternative ad imporre l’uso della terra cruda come materiale da costruzione. Per progettisti e utenti ne scaturisce una responsabilità di utilizzare al meglio le risorse disponibili e migliorare le tecniche esistenti per aumentare sicurezza, prestazioni climatiche e qualità spaziale.Con la migliore conoscenza del materiale e delle possibilità d’impiego che offre, notevolmente aumentata negli ultimi anni grazie a ricerche e sperimentazioni specifiche, questo materiale si sta imponendo sempre di più anche nei paesi più industrializzati, non ultimo per via delle sue favorevoli prestazioni ambientali.Quali possibilità tecniche, costruttive ed espressive abbiamo e come possiamo generare architetture e trasformazioni spaziali appropriate in contesti culturali, geografici e socioeconomici molti diversi in Asia, Africa, Europa e America Latina? Ne discutono Raquel Barrionuevo, Anna Paola Conti, Luis Jimenez, Aldo Mantovani, Gernot Minke, Stefan Pollak, Eike Roswag, Julio Vargas Neuman, Andrea Vidotto, Claudia Walker e Michele Zampilli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.