La pratica sportiva delle persone con disabilità rappresenta una sfida positiva (Arrigoni, 2005, 2008; Bertini, 2005; Favorini, 2004; Favorini, Bocci & Zucca, 2010; Ghirelli, 1987; Ghirlanda, 2003, 2006; Magnanini, 2008), per mezzo della quale l'individuo può «riappropriarsi del proprio corpo e della propria mente decidendosi a fare, a sentirsi e ad essere pienamente e autenticamente vivo» (Favorini, 2004, p. 89). Come evidenzia Angela Magnanini, infatti, lo sport è una delle vie significative percorse dall'educazione per promuovere il progetto di vita (Magnanini, 2008) e, pertanto, si configura sul piano pedagogico-speciale come una delle possibili opportunità che la persona disabile si dà per affrancarsi da tutte quelle concezioni sociali che la rappresentano come soggetto inidoneo, debole, incapace, ecc… Questi sono, in estrema sintesi, alcuni dei motivi che fanno da sfondo al video We Shall never surreender, ideato da Fabio Bocci e realizzato da Fabio Bocci e Gianmarco Bonavolontà nel 2009, il quale è parte integrante di un più ampio progetto centrato sulle narrazioni e finalizzato a indagare le rappresentazioni letterarie e cinematografiche delle disabilità e delle diversità (Bocci, 2005, 2008, 2012).
Bocci, F. (2012). We Shall never surrender. Videomontaggio su sport e disabilità,. In La dimensione pedagogica ed il valore inclusivo del corpo e del movimento (pp.143-145). LECCE : Pensa MultiMedia.
We Shall never surrender. Videomontaggio su sport e disabilità,
BOCCI, FABIO
2012-01-01
Abstract
La pratica sportiva delle persone con disabilità rappresenta una sfida positiva (Arrigoni, 2005, 2008; Bertini, 2005; Favorini, 2004; Favorini, Bocci & Zucca, 2010; Ghirelli, 1987; Ghirlanda, 2003, 2006; Magnanini, 2008), per mezzo della quale l'individuo può «riappropriarsi del proprio corpo e della propria mente decidendosi a fare, a sentirsi e ad essere pienamente e autenticamente vivo» (Favorini, 2004, p. 89). Come evidenzia Angela Magnanini, infatti, lo sport è una delle vie significative percorse dall'educazione per promuovere il progetto di vita (Magnanini, 2008) e, pertanto, si configura sul piano pedagogico-speciale come una delle possibili opportunità che la persona disabile si dà per affrancarsi da tutte quelle concezioni sociali che la rappresentano come soggetto inidoneo, debole, incapace, ecc… Questi sono, in estrema sintesi, alcuni dei motivi che fanno da sfondo al video We Shall never surreender, ideato da Fabio Bocci e realizzato da Fabio Bocci e Gianmarco Bonavolontà nel 2009, il quale è parte integrante di un più ampio progetto centrato sulle narrazioni e finalizzato a indagare le rappresentazioni letterarie e cinematografiche delle disabilità e delle diversità (Bocci, 2005, 2008, 2012).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.