Il saggio esamina le strutture e i luoghi in cui era possibile svolgere attività di lettura nell’Inghilterra del primo Ottocento partendo dalle risultanze desumibili dall’epistolario di Ugo Foscolo pubblicato nell’edizione nazionale delle sue opere e dagli studi finora condotti su questi temi. Vengono prese in particolare considerazione le varie biblioteche private, per lo più appartenenti a personaggi di rilievo della storia culturale britannica, diverse delle quali poi confluite in strutture pubbliche, presso le quali Foscolo venne accolto intrattenendo con i possessori rapporti di scambio intellettuale, nonché i luoghi più propriamente destinati alla produzione e al commercio librario che pure svolgevano funzioni assimilabili a quelle di biblioteche di prestito. Il paradosso di una nazione allora pressoché priva di biblioteche pubbliche e che sarebbe presto diventata la patria della public library viene esaminato e discusso anche alla luce del concetto di reading nation che sta alla base di una importante recente opera di William St Clair.

Traniello, P. (2007). «Qui non hanno pubbliche biblioteche».Foscolo e i luoghi della lettura nell’Inghilterra del primo Ottocento. In Una mente colorata: Studi in onore di Attilio Mauro Caproni per i suoi 65 anni (pp.303-323). Manziana : Veccherielli.

«Qui non hanno pubbliche biblioteche».Foscolo e i luoghi della lettura nell’Inghilterra del primo Ottocento

TRANIELLO, PAOLO
2007-01-01

Abstract

Il saggio esamina le strutture e i luoghi in cui era possibile svolgere attività di lettura nell’Inghilterra del primo Ottocento partendo dalle risultanze desumibili dall’epistolario di Ugo Foscolo pubblicato nell’edizione nazionale delle sue opere e dagli studi finora condotti su questi temi. Vengono prese in particolare considerazione le varie biblioteche private, per lo più appartenenti a personaggi di rilievo della storia culturale britannica, diverse delle quali poi confluite in strutture pubbliche, presso le quali Foscolo venne accolto intrattenendo con i possessori rapporti di scambio intellettuale, nonché i luoghi più propriamente destinati alla produzione e al commercio librario che pure svolgevano funzioni assimilabili a quelle di biblioteche di prestito. Il paradosso di una nazione allora pressoché priva di biblioteche pubbliche e che sarebbe presto diventata la patria della public library viene esaminato e discusso anche alla luce del concetto di reading nation che sta alla base di una importante recente opera di William St Clair.
2007
: 88-8247-205-4
Traniello, P. (2007). «Qui non hanno pubbliche biblioteche».Foscolo e i luoghi della lettura nell’Inghilterra del primo Ottocento. In Una mente colorata: Studi in onore di Attilio Mauro Caproni per i suoi 65 anni (pp.303-323). Manziana : Veccherielli.
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