La direttiva 29/05/CE ha introdotto una disciplina che si caratterizza per la sua trasversalità, in quanto trova applicazione in tutti i contesti economici (contrattuali e non) che vedono coinvolto un consumatore e un professionista, ma anche per la sua natura di intervento di armonizzazione massima, che – contrariamente all’approccio tradizionalmente seguito dal legislatore di Bruxelles – non consente agli Stati membri alcun margine di adattamento modificativo o integrativo della disciplina nella fase del recepimento. Tali caratteristiche, dovute alle scelte compiute dopo il Libro Verde sulla tutela dei consumatori del 2001, permeano tutta la disciplina che tende a realizzare un controllo di sostanza e non puramente di forma relativamente al comportamento del professionista sin dalla fase della sollecitazione all’acquisto e della comunicazione commerciale rivolta ai consumatori. In questo modo l’interprete può trovare un sicuro riferimento nelle norme di diritto positivo, onde può superare gli sforzi che – nel vigore delle norme che imponevano il rispetto degli obblighi informativi – intendevano affidare a tali norme compiti ulteriori di controllo del comportamento del professionista, al di là del dato meramente formale.

Bartolomucci, P. (2007). Le pratiche commerciali sleali e il contratto: un’evoluzione del principio di trasparenza. In Le pratiche commerciali sleali. Direttiva comunitaria e ordinamento italiano (pp.255-274). Mialno : Giuffrè.

Le pratiche commerciali sleali e il contratto: un’evoluzione del principio di trasparenza

BARTOLOMUCCI, PIERFRANCESCO
2007-01-01

Abstract

La direttiva 29/05/CE ha introdotto una disciplina che si caratterizza per la sua trasversalità, in quanto trova applicazione in tutti i contesti economici (contrattuali e non) che vedono coinvolto un consumatore e un professionista, ma anche per la sua natura di intervento di armonizzazione massima, che – contrariamente all’approccio tradizionalmente seguito dal legislatore di Bruxelles – non consente agli Stati membri alcun margine di adattamento modificativo o integrativo della disciplina nella fase del recepimento. Tali caratteristiche, dovute alle scelte compiute dopo il Libro Verde sulla tutela dei consumatori del 2001, permeano tutta la disciplina che tende a realizzare un controllo di sostanza e non puramente di forma relativamente al comportamento del professionista sin dalla fase della sollecitazione all’acquisto e della comunicazione commerciale rivolta ai consumatori. In questo modo l’interprete può trovare un sicuro riferimento nelle norme di diritto positivo, onde può superare gli sforzi che – nel vigore delle norme che imponevano il rispetto degli obblighi informativi – intendevano affidare a tali norme compiti ulteriori di controllo del comportamento del professionista, al di là del dato meramente formale.
2007
88 – 14 – 13489 - 8
Bartolomucci, P. (2007). Le pratiche commerciali sleali e il contratto: un’evoluzione del principio di trasparenza. In Le pratiche commerciali sleali. Direttiva comunitaria e ordinamento italiano (pp.255-274). Mialno : Giuffrè.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/270909
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact