La filosofia tra parola e voce88

Si mostra come la filosofia,da Platone in poi abbia considerato la voce musicale con le caratteristiche di un rischio, di un pericolo nei cui confronti il discorso razionale si è difeso con la preminenza della parola, che diventa logos. L'unicità e relazionalità della voce dimenticate dalla filosofia, che insieme ha trascurato la differenza sessuale, per cui non è senza significato che nel cammino trionfante del logocentrismo non siano presenti le figure femminili , la donna è stata sempre senza parola nel dire ufficiale e solo raramente la troviamo soggetto di una parola ascoltata( si pensi alle mistiche escluse dalla teologia ufficiale, ma presenti con autorevolezza nel vissuto religioso). Ma la donna non era senza voce, e per ritrovarla si deve abbandonare la filosofia e ricorrere al mito o alla letteratura , all’espressione artistica in genere, che esprime il vissuto di un io concreto e singolare in relazione con altri soggetti