È indispensabile migliorare i metodi di conservazione di una specie come il gambero di fiume, Austropotamobius italicus, che, dalla fine degli anni ’70, è andato incontro ad una costante rarefazione. L’esigenza di una caratterizzazione della specie nel suo areale nasce dalla consapevolezza che acquisire dati informativi sulla distribuzione delle popolazioni di A. italicus diviene indispensabile per intervenire sulla conservazione di questa specie, delle aree integrate e sul ripristino degli habitat degradati. Tra gli anni 2001-2004, sono state ritrovate 8 popolazioni nella Provincia di Viterbo, 11 sia in quella di Rieti che di Roma, 5 a Frosinone e 1 in Provincia di Latina. Diverse popolazioni hanno mostrato sintomi da micosi. La principale causa di scomparsa potrebbe essere attribuita al cattivo sfruttamento dei corsi d’acqua. Sono state compiute in passato numerose opere di ripopolamento, la maggior parte delle quali però con materiale da semina inquinato. Nei confronti di tale situazione, le istituzioni provinciali e regionali sono sempre più sensibili, promuovendo ricerca su queste problematiche, che vengono supportate da attività di educazione ambientale. L’attività gestionale più urgente da intraprendere riguarda il recupero degli habitat e di quelle condizioni che soddisfano le esigenze ecologiche del gambero di fiume; queste devono essere necessariamente supportate da un intenso monitoraggio sul territorio e da un costante censimento delle popolazioni astacicole.

Scalici, M., Gibertini, G. (2005). Distribuzione di Austropotamobius italicus nel Lazio (Italia centrale).. In XV° Congresso Nazionale – Società Italiana di Ecologia. Ambiente, Risorse e Sviluppo. (pp.99). Torino : E. Comino, M. Isaia, G. Maiorana.

Distribuzione di Austropotamobius italicus nel Lazio (Italia centrale).

SCALICI, MASSIMILIANO;GIBERTINI, Giancarlo
2005-01-01

Abstract

È indispensabile migliorare i metodi di conservazione di una specie come il gambero di fiume, Austropotamobius italicus, che, dalla fine degli anni ’70, è andato incontro ad una costante rarefazione. L’esigenza di una caratterizzazione della specie nel suo areale nasce dalla consapevolezza che acquisire dati informativi sulla distribuzione delle popolazioni di A. italicus diviene indispensabile per intervenire sulla conservazione di questa specie, delle aree integrate e sul ripristino degli habitat degradati. Tra gli anni 2001-2004, sono state ritrovate 8 popolazioni nella Provincia di Viterbo, 11 sia in quella di Rieti che di Roma, 5 a Frosinone e 1 in Provincia di Latina. Diverse popolazioni hanno mostrato sintomi da micosi. La principale causa di scomparsa potrebbe essere attribuita al cattivo sfruttamento dei corsi d’acqua. Sono state compiute in passato numerose opere di ripopolamento, la maggior parte delle quali però con materiale da semina inquinato. Nei confronti di tale situazione, le istituzioni provinciali e regionali sono sempre più sensibili, promuovendo ricerca su queste problematiche, che vengono supportate da attività di educazione ambientale. L’attività gestionale più urgente da intraprendere riguarda il recupero degli habitat e di quelle condizioni che soddisfano le esigenze ecologiche del gambero di fiume; queste devono essere necessariamente supportate da un intenso monitoraggio sul territorio e da un costante censimento delle popolazioni astacicole.
2005
no ndisponibile
Scalici, M., Gibertini, G. (2005). Distribuzione di Austropotamobius italicus nel Lazio (Italia centrale).. In XV° Congresso Nazionale – Società Italiana di Ecologia. Ambiente, Risorse e Sviluppo. (pp.99). Torino : E. Comino, M. Isaia, G. Maiorana.
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