In questa nota viene affrontato il problema della classificazione dei fenomeni di sprofondamento catastrofico, soprattutto per cercare di proporre una razionalizzazione nell’uso e nella accezione di termini mutuati dalla letteratura anglosassone ed entrati ormai di diritto nel lessico scientifico italiano.Ci si riferisce in particolare al termine sinkhole che nella letteratura, soprattutto statunitense, è utilizzato come sinonimo di doline (dolina), mentre nella terminologia italiana i due termini sono attribuiti spesso a fenomeni di tipo diverso.In questa nota verranno analizzati i fenomeni di sprofondamento catastrofico riconosciuti in Italia, ne verranno discusse le modalità di innesco e sviluppo e queste verranno utilizzate per formalizzare una proposta di classificazione dei sinkholes fondata non sulla morfologia dei fenomeni quanto sul contesto geologico al contorno (sinkhole prone areas), innesco (triggering) e sviluppo (upward propagation).Sostanzialmente ciò che distingue una dolina (dolina di soluzione normale, di crollo o alluvionale) da un fenomeno di sinkhole sono le condizioni geologiche al contorno (essenzialmente profondità del substrato) e le condizioni di innesco e propagazione del fenomeno.Nel primo caso l’evoluzione procede, ad opera di agenti esogeni (acque meteoriche, carsismo, gravità), dalla superficie verso il sottosuolo, mentre nel caso dei sinkholes l’innesco del fenomeno avviene ad opera di processi endogeni (acque di circolazione sotterranea, flussi gassosi, collassi nel sottosuolo, carsismo ipogeo etc.) e la propagazione della deformazione si sviluppa dal basso verso l’alto all’interno della copertura che giace al di sopra del substrato carsificabile.
Nisio, S., Salvati, L. (2004). Fenomeni di sprofondamento catastrofico. Proposta di classificazione applicata alla casistica italiana.. In Atti 1° Seminario “Stato dell’arte sullo studio dei fenomeni di sinkholes e ruolo delle amministrazioni statali e locali nel governo del territorio” (20-21 maggio 2004 – Roma) (pp.573-584). Roma : Provincia di Roma.
Fenomeni di sprofondamento catastrofico. Proposta di classificazione applicata alla casistica italiana.
SALVATI, Luca
2004-01-01
Abstract
In questa nota viene affrontato il problema della classificazione dei fenomeni di sprofondamento catastrofico, soprattutto per cercare di proporre una razionalizzazione nell’uso e nella accezione di termini mutuati dalla letteratura anglosassone ed entrati ormai di diritto nel lessico scientifico italiano.Ci si riferisce in particolare al termine sinkhole che nella letteratura, soprattutto statunitense, è utilizzato come sinonimo di doline (dolina), mentre nella terminologia italiana i due termini sono attribuiti spesso a fenomeni di tipo diverso.In questa nota verranno analizzati i fenomeni di sprofondamento catastrofico riconosciuti in Italia, ne verranno discusse le modalità di innesco e sviluppo e queste verranno utilizzate per formalizzare una proposta di classificazione dei sinkholes fondata non sulla morfologia dei fenomeni quanto sul contesto geologico al contorno (sinkhole prone areas), innesco (triggering) e sviluppo (upward propagation).Sostanzialmente ciò che distingue una dolina (dolina di soluzione normale, di crollo o alluvionale) da un fenomeno di sinkhole sono le condizioni geologiche al contorno (essenzialmente profondità del substrato) e le condizioni di innesco e propagazione del fenomeno.Nel primo caso l’evoluzione procede, ad opera di agenti esogeni (acque meteoriche, carsismo, gravità), dalla superficie verso il sottosuolo, mentre nel caso dei sinkholes l’innesco del fenomeno avviene ad opera di processi endogeni (acque di circolazione sotterranea, flussi gassosi, collassi nel sottosuolo, carsismo ipogeo etc.) e la propagazione della deformazione si sviluppa dal basso verso l’alto all’interno della copertura che giace al di sopra del substrato carsificabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.