Il neopragmatismo americano, ripensato en pedagogie, bene ci inoltra su una urgente e complicata ma anche fragile frontiera, che è la condizione stessa del nostro tempo: la condizione postmoderna. La pedagogia deve perciò intendersi come un sapere esemplare per il tempo della complessità sociale del pluralismo culturale, delle trasversalità cognitive che noi oggi abitiamo un tempo per il quale ci dobbiamo attrezzare in modo sempre più sofisticato. Alba Porcheddu nel saggio "Richard Rorty e il romanzo come formazione" presenta in questo senso analisi e riflessioni sulla formazione. Questo impegno di studio è nato nell'ambito di una ricerca di interesse nazionale della quale è stato capofila Franco Cambi dell'Università di Firenze. La ricerca è partita da due presupposti: che il neopragmatismo è una "galassia" di autori e posizioni diversificate, tra i quali tuttavia corre un filo comune; e che la teoria dell'educazione è presente in forma implicita nelle speculazioni del neopragmatismo.Nell'ambito di una ricerca pedagogica di tipo cognitivo-antropologico questo saggio ha voluto in particolare cogliere la valenza formativa presente negli scritti di Rorty, autore chiave del neopragmatismo e punto di riferimento per tutti gli altri autori di questa corrente filosofica. L'intento è stato quello di discutere le posizioni del filosofo americano in relazione ai temi della verità e della conoscenza. Questi due aspetti sono indissolubilmente connessi alla pratica del dialogo, una metodologia considerata dal dibattito educativo attuale come lo strumento privilegiato "nell'addestramento di soggetti che si preparano a partecipare alla vita civile e alle pratiche sociali".Dalla impronta filosofica del neopragmatismo deriva una pedagogia del pluralismo, multiculturale e non sessista, capace di considerare nuovi bisogni e di sintetizzare democraticamente le istanze di tutti utilizzando il dialogo e la conversazione sia come mezzo che come fine. Tuttavia questa impostazione si basa sul recupero di una formazione che si rinnova, secondo un'idea di forma-aperta che rimane problematica e che sussiste poiché costantemente si fa e si trasforma.Alba Porcheddu afferma che Rorty, nella sua ricerca di strade inedite, ci indirizza a una formazione che fa tesoro sia della conoscenza pratica sia teorica; una formazione che deve avvalersi di strumenti appartenenti alla cultura umanistica, efficaci per la formazione individuale tanto quanto gli strumenti scientifici.

Porcheddu, A. (2002). Richard Rorty e il romanzo come formazione. In La ricerca educativa nel neopragmatismo americano, vol. II Per una teoria dell'educazione (pp.142). Roma : Armando.

Richard Rorty e il romanzo come formazione

PORCHEDDU, Alba
2002-01-01

Abstract

Il neopragmatismo americano, ripensato en pedagogie, bene ci inoltra su una urgente e complicata ma anche fragile frontiera, che è la condizione stessa del nostro tempo: la condizione postmoderna. La pedagogia deve perciò intendersi come un sapere esemplare per il tempo della complessità sociale del pluralismo culturale, delle trasversalità cognitive che noi oggi abitiamo un tempo per il quale ci dobbiamo attrezzare in modo sempre più sofisticato. Alba Porcheddu nel saggio "Richard Rorty e il romanzo come formazione" presenta in questo senso analisi e riflessioni sulla formazione. Questo impegno di studio è nato nell'ambito di una ricerca di interesse nazionale della quale è stato capofila Franco Cambi dell'Università di Firenze. La ricerca è partita da due presupposti: che il neopragmatismo è una "galassia" di autori e posizioni diversificate, tra i quali tuttavia corre un filo comune; e che la teoria dell'educazione è presente in forma implicita nelle speculazioni del neopragmatismo.Nell'ambito di una ricerca pedagogica di tipo cognitivo-antropologico questo saggio ha voluto in particolare cogliere la valenza formativa presente negli scritti di Rorty, autore chiave del neopragmatismo e punto di riferimento per tutti gli altri autori di questa corrente filosofica. L'intento è stato quello di discutere le posizioni del filosofo americano in relazione ai temi della verità e della conoscenza. Questi due aspetti sono indissolubilmente connessi alla pratica del dialogo, una metodologia considerata dal dibattito educativo attuale come lo strumento privilegiato "nell'addestramento di soggetti che si preparano a partecipare alla vita civile e alle pratiche sociali".Dalla impronta filosofica del neopragmatismo deriva una pedagogia del pluralismo, multiculturale e non sessista, capace di considerare nuovi bisogni e di sintetizzare democraticamente le istanze di tutti utilizzando il dialogo e la conversazione sia come mezzo che come fine. Tuttavia questa impostazione si basa sul recupero di una formazione che si rinnova, secondo un'idea di forma-aperta che rimane problematica e che sussiste poiché costantemente si fa e si trasforma.Alba Porcheddu afferma che Rorty, nella sua ricerca di strade inedite, ci indirizza a una formazione che fa tesoro sia della conoscenza pratica sia teorica; una formazione che deve avvalersi di strumenti appartenenti alla cultura umanistica, efficaci per la formazione individuale tanto quanto gli strumenti scientifici.
2002
88-8358-360-4
Porcheddu, A. (2002). Richard Rorty e il romanzo come formazione. In La ricerca educativa nel neopragmatismo americano, vol. II Per una teoria dell'educazione (pp.142). Roma : Armando.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/271726
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact