Il saggio analizza la lingua letteraria del Novecento nella duplice prospettiva della poesia e della prosa. Una premessa di ordine metodologico fa il punto della situazione, interrogandosi sulle possibili prospettive di studio. La lingua letteraria del Novecento può essere infatti analizzata secondo diverse angolature: osservandone il percorso evolutivo oppure approfondendo la descrizione delle sue strutture e dei suoi usi, le une e gli altri considerati in sé o confrontati con altre varietà alte di lingua.Quest'ultimo è il percorso scelto nel saggio, che si propone di descrivere e di confrontare tra loro un certo numero di fenomeni, muovendosi tra i due poli dello studio delle koinai diacroniche e dell'approfondimento dei singoli autori. La prevalenza è data ai protagonisti del Novecento; tuttavia l'analisi linguistica non si limita ad analizzare le singole personalità, ma avanza proposte riguardanti il quadro di riferimento generale.L'analisi della poesia prende le mosse dai due fondatori del Novecento, Pascoli e D'Annunzio: due maestri di lingua e di stile, assai meno di idee e di cultura, che sono la base di comuni esperienze, in senso sia positivo (come ripresa-imitazione di forme) che negativo (opposizione e distanziamento da tali modelli). La disamina linguistica si articola in sei capitoli. Oggetto di analisi sono: la tendenza della poesia a «farsi prosa senza essere prosa» (Montale), tendenza che porta alla comparsa di forme poetiche che sviluppano configurazioni drammatiche e narrative di temi e di motivi; alcuni aspetti della testualità, quali segnali di inizio e di fine, riduzione della coesione testuale e della coerenza semantica, frammentarismo, ripetizione; la sintassi del periodo (sintassi nominale, uso delle incidentali, sintassi 'parlata' e iconicità); la metrica, nel suo rapporto con la sintassi; i tratti morfologici e i meccanismi che regolano la formazione delle parole; il lessico, affrontato nella duplice prospettiva del mantenimento di forme estetizzanti e intimistiche, legate all'esperienza dell'ermetismo, e dell'ingresso nel vocabolario poetico di neologismi relativi alla vita sociale e alle moderne tecnologie. Nella prosa si mette in luce come la nuova narrativa si adegui ai caratteri della nuova realtà sociale, legata alla diffusione dell'italiano. Lo sviluppo della lingua parlata (e il conseguente dinamismo fra le sue tre varietà fondamentali: lingua, italiano regionale, dialetto) e l'inadeguatezza della soluzione manzoniana generano una dissoluzione delle forme narrative tradizionali, che porta la lingua della narrativa a confondersi con le forme della prosa saggistica e argomentativa.Nei dieci capitoli in cui si articola l'analisi si affrontano i seguenti temi: strutturazione esterna del testo narrativo in parti (settori, capitoli, paragrafi), che impongono scansioni, ritmi, successioni, in vario modo interferenti con la strutturazione interna, costituita di frasi e di sequenze testuali; l'analisi delle strutture testuali e sintattiche, secondo i due poli: 'dinamismo - staticità', da un lato, 'stile semplice' dall'altro; tecniche della narrazione, quali il DIL, lo stile nominale, la segmentazione, l'influenza sulla sintassi di vari procedimenti della formazione delle parole; la punteggiatura; la persistenza di forme tradizionali (letteralismi e aulicismi); il plurilinguismo, nell'ambito del quale occupano una posizione preminente i dialetti italiani prima, l'italiano medio e parlato poi. Com

Dardano, M. (2001). La lingua letteraria del Novecento, in Storia della letteratura italiana, fondata da E. Cecchi e N. Sapegno. Il Novecento. Scenari di fine secolo, a cura di N. Borsellino e L. Felici, vol. II, pp. 3-95.. In La lingua letteraria del Novecento, in Storia della letteratura italiana, fondata da E. Cecchi e N. Sapegno. Il Novecento. Scenari di fine secolo, , a cura di N. Borsellino e L. Felici, vol. II, pp. 3-95.. Milano : Garzanti.

La lingua letteraria del Novecento, in Storia della letteratura italiana, fondata da E. Cecchi e N. Sapegno. Il Novecento. Scenari di fine secolo, a cura di N. Borsellino e L. Felici, vol. II, pp. 3-95.

DARDANO, Maurizio
2001-01-01

Abstract

Il saggio analizza la lingua letteraria del Novecento nella duplice prospettiva della poesia e della prosa. Una premessa di ordine metodologico fa il punto della situazione, interrogandosi sulle possibili prospettive di studio. La lingua letteraria del Novecento può essere infatti analizzata secondo diverse angolature: osservandone il percorso evolutivo oppure approfondendo la descrizione delle sue strutture e dei suoi usi, le une e gli altri considerati in sé o confrontati con altre varietà alte di lingua.Quest'ultimo è il percorso scelto nel saggio, che si propone di descrivere e di confrontare tra loro un certo numero di fenomeni, muovendosi tra i due poli dello studio delle koinai diacroniche e dell'approfondimento dei singoli autori. La prevalenza è data ai protagonisti del Novecento; tuttavia l'analisi linguistica non si limita ad analizzare le singole personalità, ma avanza proposte riguardanti il quadro di riferimento generale.L'analisi della poesia prende le mosse dai due fondatori del Novecento, Pascoli e D'Annunzio: due maestri di lingua e di stile, assai meno di idee e di cultura, che sono la base di comuni esperienze, in senso sia positivo (come ripresa-imitazione di forme) che negativo (opposizione e distanziamento da tali modelli). La disamina linguistica si articola in sei capitoli. Oggetto di analisi sono: la tendenza della poesia a «farsi prosa senza essere prosa» (Montale), tendenza che porta alla comparsa di forme poetiche che sviluppano configurazioni drammatiche e narrative di temi e di motivi; alcuni aspetti della testualità, quali segnali di inizio e di fine, riduzione della coesione testuale e della coerenza semantica, frammentarismo, ripetizione; la sintassi del periodo (sintassi nominale, uso delle incidentali, sintassi 'parlata' e iconicità); la metrica, nel suo rapporto con la sintassi; i tratti morfologici e i meccanismi che regolano la formazione delle parole; il lessico, affrontato nella duplice prospettiva del mantenimento di forme estetizzanti e intimistiche, legate all'esperienza dell'ermetismo, e dell'ingresso nel vocabolario poetico di neologismi relativi alla vita sociale e alle moderne tecnologie. Nella prosa si mette in luce come la nuova narrativa si adegui ai caratteri della nuova realtà sociale, legata alla diffusione dell'italiano. Lo sviluppo della lingua parlata (e il conseguente dinamismo fra le sue tre varietà fondamentali: lingua, italiano regionale, dialetto) e l'inadeguatezza della soluzione manzoniana generano una dissoluzione delle forme narrative tradizionali, che porta la lingua della narrativa a confondersi con le forme della prosa saggistica e argomentativa.Nei dieci capitoli in cui si articola l'analisi si affrontano i seguenti temi: strutturazione esterna del testo narrativo in parti (settori, capitoli, paragrafi), che impongono scansioni, ritmi, successioni, in vario modo interferenti con la strutturazione interna, costituita di frasi e di sequenze testuali; l'analisi delle strutture testuali e sintattiche, secondo i due poli: 'dinamismo - staticità', da un lato, 'stile semplice' dall'altro; tecniche della narrazione, quali il DIL, lo stile nominale, la segmentazione, l'influenza sulla sintassi di vari procedimenti della formazione delle parole; la punteggiatura; la persistenza di forme tradizionali (letteralismi e aulicismi); il plurilinguismo, nell'ambito del quale occupano una posizione preminente i dialetti italiani prima, l'italiano medio e parlato poi. Com
2001
88-479-0123-5
Dardano, M. (2001). La lingua letteraria del Novecento, in Storia della letteratura italiana, fondata da E. Cecchi e N. Sapegno. Il Novecento. Scenari di fine secolo, a cura di N. Borsellino e L. Felici, vol. II, pp. 3-95.. In La lingua letteraria del Novecento, in Storia della letteratura italiana, fondata da E. Cecchi e N. Sapegno. Il Novecento. Scenari di fine secolo, , a cura di N. Borsellino e L. Felici, vol. II, pp. 3-95.. Milano : Garzanti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/271814
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