Applicando ai testi antichi tecniche di analisi sperimentate su varietà di parlato e su testi misti della nostra epoca, si analizza la sintassi periodale del Libro de regemento de signoria, volgarizzamento napoletano (portato a termine nel 1479 da Cola de Iennaro, maniscalco prigioniero degli Arabi) della redazione catalana del Secretum secretorum. Il testo si distingue per un notevole grado di ibridismo: sul volgare napoletano, in parte toscanizzato, si innestano elementi calabresi, catalanismi, residui latineggianti; tutti elementi presenti, con varia gradualità, in ogni livello di analisi. Il copista traduttore talvolta ricalca pedissequamente la fonte, spesso la fraintende, talvolta la modifica arbitrariamente. Dallo studio di una tipologia testuale e linguistica di tale complessità risultano insegnamenti metodologici, applicabili all'ampio dominio della sintassi mista dei testi antichi: un campo recentemente indagato da vari studiosi italiani e stranieri. L'analisi si sofferma in particolare su due ordini di fenomeni: 1) la grafia e la fonetica del testo; 2) la variegata sintassi della frase, sottesa tra istanze scritturali e un'oralità che si manifesta in un insieme di fenomeni tipici (segmentazione frasale, dislocazioni, riprese ecc.).
Dardano, M. (2006). Note sulla sintassi mista di un testo antico (Ital 447). In Miscellanea di studi in onore di Mária Farkas (pp.37-54). Szeged : IATE Press.
Note sulla sintassi mista di un testo antico (Ital 447)
DARDANO, Maurizio
2006-01-01
Abstract
Applicando ai testi antichi tecniche di analisi sperimentate su varietà di parlato e su testi misti della nostra epoca, si analizza la sintassi periodale del Libro de regemento de signoria, volgarizzamento napoletano (portato a termine nel 1479 da Cola de Iennaro, maniscalco prigioniero degli Arabi) della redazione catalana del Secretum secretorum. Il testo si distingue per un notevole grado di ibridismo: sul volgare napoletano, in parte toscanizzato, si innestano elementi calabresi, catalanismi, residui latineggianti; tutti elementi presenti, con varia gradualità, in ogni livello di analisi. Il copista traduttore talvolta ricalca pedissequamente la fonte, spesso la fraintende, talvolta la modifica arbitrariamente. Dallo studio di una tipologia testuale e linguistica di tale complessità risultano insegnamenti metodologici, applicabili all'ampio dominio della sintassi mista dei testi antichi: un campo recentemente indagato da vari studiosi italiani e stranieri. L'analisi si sofferma in particolare su due ordini di fenomeni: 1) la grafia e la fonetica del testo; 2) la variegata sintassi della frase, sottesa tra istanze scritturali e un'oralità che si manifesta in un insieme di fenomeni tipici (segmentazione frasale, dislocazioni, riprese ecc.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.