IDEE PER LA RAPPRESENTAZIONE 7 Nell’ambito dei temi che il Seminario si propone di affrontare, il contributo proposto intende analizzare la questione della immagine intesa come ‘processo’ nelle due declinazioni di conoscenza e narrazione, entrambe rilette in relazione al ruolo che il frammento assume nella rappresentazione. Tutto nasce da una constatazione: le immagini intermedie generate automaticamente da alcuni programmi di restituzione fotogrammetrica, durante i processi di elaborazione dei modelli tridimensionali testurizzati (quindi all’interno di una operazione di conoscenza del reale), hanno sorprendenti analogie con alcune opere dell’avanguardia cubista, sconfinando in un possibile parallelo processo di narrazione esteticamente inedito. Andando a fondo, non si tratta solo di una analogia sul piano della immagine finale, ma anche di una analogia nelle procedure di analisi e visione della realtà tridimensionale, che conduce a valutare la singolare corrispondenza tra le faccette triangolari che Linda Henderson analizza nel descrivere alcuni dipinti cubisti e i frammenti triangolari di più immagini fotografiche proiettate su un unico piano bidimensionale. Le relazioni geometrico-proiettive che sono alla base delle elaborazioni automatiche di alcuni software di rilevamento fotogrammetrico sono concettualmente analoghe a quelle che, in maniera latente, strutturano alcune opere d’arte di inizio Novecento. In qualche misura, i software registrano, scompongono, e ricompongono nel modello finale la realtà tridimensionale, aggiungendo, e rendendola esperibile, anche la dimensione temporale. Nel processo di conoscenza, quindi, ci sono stadi progressivi di appropriazione del reale, nelle cui pieghe si può entrare per estrapolare una particolare visione, alla quale affidare il ruolo di narrare le possibili relazioni spaziali e temporali tra le parti. Il tema si sviluppa nei due ambiti di conoscenza e narrazione, strettamente interconnessi, anche applicati all’ambito urbano, individuando - per affinità e differenze - alcuni degli infiniti modi del conoscere e del narrare come autonomo spunto visionario.

Spadafora, G. (2015). Visioni simultanee. In Visualità. Idee per la rappresentazione. Atti del seminario di studi. Con DVD. Roma : Artegrafica PLS srl.

Visioni simultanee

SPADAFORA, GIOVANNA
2015-01-01

Abstract

IDEE PER LA RAPPRESENTAZIONE 7 Nell’ambito dei temi che il Seminario si propone di affrontare, il contributo proposto intende analizzare la questione della immagine intesa come ‘processo’ nelle due declinazioni di conoscenza e narrazione, entrambe rilette in relazione al ruolo che il frammento assume nella rappresentazione. Tutto nasce da una constatazione: le immagini intermedie generate automaticamente da alcuni programmi di restituzione fotogrammetrica, durante i processi di elaborazione dei modelli tridimensionali testurizzati (quindi all’interno di una operazione di conoscenza del reale), hanno sorprendenti analogie con alcune opere dell’avanguardia cubista, sconfinando in un possibile parallelo processo di narrazione esteticamente inedito. Andando a fondo, non si tratta solo di una analogia sul piano della immagine finale, ma anche di una analogia nelle procedure di analisi e visione della realtà tridimensionale, che conduce a valutare la singolare corrispondenza tra le faccette triangolari che Linda Henderson analizza nel descrivere alcuni dipinti cubisti e i frammenti triangolari di più immagini fotografiche proiettate su un unico piano bidimensionale. Le relazioni geometrico-proiettive che sono alla base delle elaborazioni automatiche di alcuni software di rilevamento fotogrammetrico sono concettualmente analoghe a quelle che, in maniera latente, strutturano alcune opere d’arte di inizio Novecento. In qualche misura, i software registrano, scompongono, e ricompongono nel modello finale la realtà tridimensionale, aggiungendo, e rendendola esperibile, anche la dimensione temporale. Nel processo di conoscenza, quindi, ci sono stadi progressivi di appropriazione del reale, nelle cui pieghe si può entrare per estrapolare una particolare visione, alla quale affidare il ruolo di narrare le possibili relazioni spaziali e temporali tra le parti. Il tema si sviluppa nei due ambiti di conoscenza e narrazione, strettamente interconnessi, anche applicati all’ambito urbano, individuando - per affinità e differenze - alcuni degli infiniti modi del conoscere e del narrare come autonomo spunto visionario.
2015
9788890458590
Spadafora, G. (2015). Visioni simultanee. In Visualità. Idee per la rappresentazione. Atti del seminario di studi. Con DVD. Roma : Artegrafica PLS srl.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/292630
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact