Nel 1857, come si legge sull’autorevole ‘Rivista Contemporanea’, era già noto a tutti che “il canavesano Costantino Nigra ci ha promesso la raccolta di questi canti” di cui “anche il Piemonte n’ha molti; se non aggraziati di parola e di musica, pieni certo di calor gentile e di virtù immaginosa”. Se non che, “quel dì ch’egli terrà la parola” sarebbe arrivato soltanto trenta anni più tardi, esauritasi l’epoca cavouriana e riunificata ormai l’Italia, con la pubblicazione dei Canti popolari del Piemonte. Nel mio intervento, oltre a documentare l’attesa per questo lavoro e le forme della sua immediata recezione, mi soffermerò sui molteplici legami che lo collegarono, da un lato, alle antecedenti e coeve ricerche folklorico-musicali d’Oltralpe; dall’altro, agli insegnamenti di una scienza - quale quella filologica romantica - che si proponeva come espressione di “amore per il popolo”, affinché esso non giaccesse più “nudo imbestiato e schiavo”.
Guanti, G. (2015). Costantino Nigra e la sua romantica filologia musicale. In Prima e dopo Cavour. La musica tra Stato Sabaudo e Italia Unita (1848-1870). Atti del Convegno Internazionale, Napoli 11-12 dicembre 2011 (pp.211-238). Napoli : ClioPress.
Costantino Nigra e la sua romantica filologia musicale
GUANTI, GIOVANNI
2015-01-01
Abstract
Nel 1857, come si legge sull’autorevole ‘Rivista Contemporanea’, era già noto a tutti che “il canavesano Costantino Nigra ci ha promesso la raccolta di questi canti” di cui “anche il Piemonte n’ha molti; se non aggraziati di parola e di musica, pieni certo di calor gentile e di virtù immaginosa”. Se non che, “quel dì ch’egli terrà la parola” sarebbe arrivato soltanto trenta anni più tardi, esauritasi l’epoca cavouriana e riunificata ormai l’Italia, con la pubblicazione dei Canti popolari del Piemonte. Nel mio intervento, oltre a documentare l’attesa per questo lavoro e le forme della sua immediata recezione, mi soffermerò sui molteplici legami che lo collegarono, da un lato, alle antecedenti e coeve ricerche folklorico-musicali d’Oltralpe; dall’altro, agli insegnamenti di una scienza - quale quella filologica romantica - che si proponeva come espressione di “amore per il popolo”, affinché esso non giaccesse più “nudo imbestiato e schiavo”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.