La presenza di topoi retorici e letterari assume in Draconzio un importante rilievo anche in sezioni in cui più forte appare l’elemento autobiografico e personale: in laud. 3, 602-606, in particolare, le suggestioni tratte da Ovidio e dai testi scritturistici (salmi e lamentationes di Giobbe) forniscono al poeta materia per un’amara considerazione sui rapporti con la cerchia dei suoi affini e conoscenti, insensibili ai doveri loro richiesti dai legami di sangue, amicizia o clientela. In tale quadro, la riflessione sul comportamento dei presunti amici aderisce a uno schema ben noto alla retorica ciceroniana e rappresenta un sottile trait d’union tra i quattro testi (De laudibus Dei, Satisfactio, Rom. 6 e 7) contenenti notizie sulla vita del poeta, seppure in termini volutamente vaghi e per lo più oscurati dal filtro della letterarietà.
Luceri, A. (2015). «Notus et ignotus desunt»: Draconzio e i suoi (presunti) amici. In Littérature, politique et religion en Afrique vandale (pp.275-286). Turnhout : Brepols.
Titolo: | «Notus et ignotus desunt»: Draconzio e i suoi (presunti) amici | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2015 | |
Serie: | ||
Citazione: | Luceri, A. (2015). «Notus et ignotus desunt»: Draconzio e i suoi (presunti) amici. In Littérature, politique et religion en Afrique vandale (pp.275-286). Turnhout : Brepols. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11590/299687 | |
ISBN: | 978-2-85121-276-4 | |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |